domenica 8 settembre 2019

" UN SABATO NELLA SINAGOGA" Lc 6,6-11


4 commenti:

  1. Signore, fa' che sappiamo vedere e comunicare il significato della tua Croce e la potenza salvifica del Tuo Amore!

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  2. Antifona
    Tu sei giusto, o Signore, e retto nei tuoi giudizi:
    agisci con il tuo servo secondo il tuo amore. (Sal 118,137.124)


    Colletta
    O Padre, che ci hai liberati dal peccato
    e ci hai donato la dignità di figli adottivi,
    guarda con benevolenza la tua famiglia,
    perché a tutti i credenti in Cristo
    sia data la vera libertà e l’eredità eterna.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.


    Prima Lettura
    Sono diventato ministro della Chiesa per portare a compimento il mistero nascosto da secoli.
    Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési
    Col 1,24-2,3

    Fratelli, sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi e do compimento a ciò che, dei patimenti di Cristo, manca nella mia carne, a favore del suo corpo che è la Chiesa. Di essa sono diventato ministro, secondo la missione affidatami da Dio verso di voi di portare a compimento la parola di Dio, il mistero nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato ai suoi santi. A loro Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero in mezzo alle genti: Cristo in voi, speranza della gloria.
    È lui infatti che noi annunciamo, ammonendo ogni uomo e istruendo ciascuno con ogni sapienza, per rendere ogni uomo perfetto in Cristo. Per questo mi affatico e lotto, con la forza che viene da lui e che agisce in me con potenza.
    Voglio infatti che sappiate quale dura lotta devo sostenere per voi, per quelli di Laodicèa e per tutti quelli che non mi hanno mai visto di persona, perché i loro cuori vengano consolati. E così, intimamente uniti nell’amore, essi siano arricchiti di una piena intelligenza per conoscere il mistero di Dio, che è Cristo: in lui sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza.

    Parola di Dio.


    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 61 (62)
    R. In Dio è la mia salvezza e la mia gloria.
    Solo in Dio riposa l’anima mia:
    da lui la mia speranza.
    Lui solo è mia roccia e mia salvezza,
    mia difesa: mai potrò vacillare. R.

    Confida in lui, o popolo, in ogni tempo;
    davanti a lui aprite il vostro cuore:
    nostro rifugio è Dio. R.


    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
    e io le conosco ed esse mi seguono. (Gv 10,27)

    Alleluia.

    Vangelo
    Osservavano per vedere se guariva in giorno di sabato.
    Dal Vangelo secondo Luca
    Lc 6,6-11

    Un sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo.
    Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo.
    Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita.
    Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.

    Parola di Dio.

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    1. PAROLE DEL SANTO PADRE
      Quando un padre o una madre, oppure anche semplicemente persone amiche gli portavano davanti un malato perché lo toccasse e lo guarisse, non metteva tempo in mezzo; la guarigione veniva prima della legge, anche di quella così sacra come il riposo del sabato. I dottori della legge rimproveravano Gesù perché guariva il sabato, faceva il bene il sabato. Ma l’amore di Gesù era dare la salute, fare il bene: e questo va sempre al primo posto! (Udienza Generale, 10 giugno 2015)

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  3. FAUSTI – Siamo al quarto sabato dell'attività di Gesù che Luca ci descrive. Siamo nella sinagoga, luogo dell'ascolto della Legge, dell'obbedienza a Dio.
    Le caratteristiche essenziali dell'uomo sono descritte nella Bibbia mediante l'occhio, il cuore, la mano. L'occhio è l'intelligenza per vedere il vero; il cuore è la volontà per amare il bello; la mano è la libertà per attuare il bene. Mediante la mano, l'uomo realizza il proprio volto, secondo la verità, bellezza e bontà che ha visto con l'occhio e desidera col cuore .
    Ma , anche se l'occhio può in qualche modo intravvedere e il cuore desiderare, la mano resta inaridita, incapace di muoversi. Avendo teso la mano verso il frutto della disobbedienza, gli è rimasta chiusa nel possesso e senza vita.
    Gli scribi e i farisei osservavano quest'uomo dalla mano inaridita Quest'uomo li rappresenta, essi sono incapaci di operare secondo ciò che conoscono e desiderano.
    Essi cercano sicurezza contro la paura originaria di Dio e la trovano nel sottomettersi , senza riuscirci , a Colui che temono.
    Non riusciranno a capacitarsi quando, in Gesù, Dio si rivela come amore, misericordia e tenerezza : non è più l'uomo per il sabato, ma il sabato per l'uomo , non è più l'uomo per Dio, ma Dio per l'uomo.
    Perché Dio è Amore.
    E l'Amore consiste nell'amare l'altro più di sé. “Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Suo Figlio Unigenito” (Gv 3,16).
    Per questo scribi e farisei sono tutt'occhi per denunciare con intransigenza il capovolgimento che la Legge subisce.
    Gesù, Parola di Dio, conosce bene questi ragionamenti traversi del cuore umano, che l'uomo stesso bene non conosce e mai esprime a parole.
    Gesù, come risposta, si rivolge e parla direttamente all'uomo serrato nella sua paralisi.
    Gesù gli dice :”Destati e poniti nel mezzo !” Destati, risorgi, perché nella sua mano opera la morte.
    Ma come può risorgere quest'uomo? Eseguendo il Suo comando di mettersi nel mezzo della sinagoga e del sabato.
    La risurrezione dell'uomo e lo scorrere della vita nelle sue mani avviene dall'incontro con Gesù la cui Parola potente lo fa scoprire al centro di Dio.
    Tutta la Rivelazione si può riassumere con le Parole di Giovanni “Noi abbiamo creduto all'Amore che Dio ha per noi!” (1 Gv 4,16) : allora avviene che Dio, non più per paura, ma per amore, torna ad essere al centro dell'uomo che ha scoperto di essere al centro di Dio.
    L'uomo si leva (risorge) e sta in piedi davanti a Dio. L'uomo può amare Dio e il prossimo, perché si sente amato da Dio. La sua mano torna ad essere buona, e può agire come Dio, che è Amore.
    La domanda di Gesù ai presenti riguarda il senso stesso della Legge : fare il bene ed evitare il male.
    Esso trova la sua pienezza nel comando dell'amore.Ma l'uomo è impossibilitato a viverlo, perché ha prestato orecchio al nemico che gli ha detto che Dio non lo ama.

    Per questo la distanza che Dio ha posto tra Se stesso e la nostra immagine di Lui è la Croce,
    segno estremo del Suo Amore.
    Chi guarda la Croce del Figlio dell'uomo guarisce dal veleno mortale del serpente (Gv 3,14).

    La domanda di Gesù ha una risposta evidente : il silenzio.
    Questo silenzio, voluto ed inevitabile, è la nostra durezza di cuore. (Mc 3,5).

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"PACE A VOI ! " Lc 24, 35-48