martedì 3 settembre 2019

"BISOGNA CHE IO ANNUNZI LA BUONA NOVELLA" - Lc 4, 38 - 44



4 commenti:

  1. Antifona
    Pietà di me, o Signore, a te grido tutto il giorno:
    tu sei buono, o Signore, e perdoni,
    sei pieno di misericordia con chi ti invoca. (Sal 85,3.5)

    Colletta
    Dio onnipotente,
    unica fonte di ogni dono perfetto,
    infondi nei nostri cuori l’amore per il tuo nome,
    accresci la nostra dedizione a te,
    fa’ maturare ogni germe di bene
    e custodiscilo con vigile cura.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Prima Lettura
    La parola di verità è giunta a voi, come in tutto il mondo.
    Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési
    Col 1,1-8

    Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Timòteo, ai santi e credenti fratelli in Cristo che sono a Colosse: grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro.
    Noi rendiamo grazie a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, continuamente pregando per voi, avendo avuto notizie della vostra fede in Cristo Gesù e della carità che avete verso tutti i santi a causa della speranza che vi attende nei cieli.
    Ne avete già udito l’annuncio dalla parola di verità del Vangelo che è giunto a voi. E come in tutto il mondo esso porta frutto e si sviluppa, così avviene anche fra voi, dal giorno in cui avete ascoltato e conosciuto la grazia di Dio nella verità, che avete appreso da Èpafra, nostro caro compagno nel ministero: egli è presso di voi un fedele ministro di Cristo e ci ha pure manifestato il vostro amore nello Spirito.

    Parola di Dio.


    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 51 (52)
    R. Confido nella fedeltà di Dio, in eterno e per sempre.
    Come olivo verdeggiante nella casa di Dio,
    confido nella fedeltà di Dio
    in eterno e per sempre. R.

    Voglio renderti grazie in eterno
    per quanto hai operato;
    spero nel tuo nome, perché è buono,
    davanti ai tuoi fedeli. R.


    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Il Signore mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
    a proclamare ai prigionieri la liberazione. (Cf. Lc 4,18)

    Alleluia.

    Vangelo
    È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato.
    Dal Vangelo secondo Luca
    Lc 4,38-44

    In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva.
    Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano anche demòni, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era lui il Cristo.
    Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. Egli però disse loro: «È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato».
    E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.

    Parola del Signore.

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    1. PAROLE DEL SANTO PADRE
      Venuto sulla terra per annunciare e realizzare la salvezza di tutto l’uomo e di tutti gli uomini, Gesù mostra una particolare predilezione per coloro che sono feriti nel corpo e nello spirito: i poveri, i peccatori, gli indemoniati, i malati, gli emarginati. Egli così si rivela medico sia delle anime sia dei corpi, buon Samaritano dell’uomo. E’ il vero Salvatore: Gesù salva, Gesù cura, Gesù guarisce. (Angelus, 8 febbraio 2015)

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  2. FAUSTI – Il primo miracolo , la guarigione dalla febbre della suocera di Pietro, è così irrilevante che rischia di passare inosservato. All'inizio ci si aspetterebbe qualcosa di più spettacolare..
    La sua piccolezza ci costringe a riflettere non tanto sull'entità del miracolo, quanto sul suo significato, posto nel finale :”li serviva”. Se la potenza della Sua Parola vince oggi il male, una volta liberati dal male, si è finalmente liberi per il bene, che è il “servizio”. Questo servizio è il programma Messianico di Gesù : renderci come Lui, che è tra noi “come Colui che serve”.
    Si completa in questo brano il primo abbozzo del Volto di Gesù : gli uomini Lo vedono come il Salvatore, i demoni Lo gridano Figlio di Dio e lo conoscono come Cristo.
    Gesù, da parte Sua, si proclama come l'Evangelizzatore del Regno di Dio, spinto da una misteriosa necessità : “Bisogna che io evangelizzi”.
    E' un sommario, sintesi teologica del giorno di Gesù,
    In questo giorno vediamo la Sua Azione, che , nella sera ha il compimento,nella notte attinge alla Sua sorgente, per dilagare altrove in un nuovo mattino.
    La sera della Croce non è il fallimento, ma la pienezza gloriosa di tutta l'opera salvifica di azioni e miracoli ; la notte della morte non è l'annullamento, ma Comunione col Padre, sorgente della Vita , che dilaga vittoriosa nel giorno nuovo.
    La cornice del racconto è il buio della notte, dal calar del sole al sorgere della luce.
    La notte è simbolo della morte, notte definitiva, tempo assolutamente indisponibile, che anche Gesù conoscerà, dall'oscurarsi del sole il Venerdì di Pasqua al suo sorgere nuovo il mattino dopo il sabato.
    Il fatto strano è che la Sua Azione si svolge proprio al buio. Infatti, se di giorno aveva operato qualcosa, di sera opera un'infinità di prodigi in favore di “tutti gli uomini” che accorrono a Lui , che “si prende cura di ciascuno”.
    Ciò significa che Gesù agisce definitivamente alla fine del Suo Giorno : è infatti la Sua Croce che salva tutti e ciascuno. Egli ci salva nella nostra notte mediante la Sua notte , ci visita nel nostro male mediante la Sua Croce.
    Se la prospettiva del giorno dell'uomo è la sera, l'oscurità e la morte, la prospettiva di Dio in Cristo è la vittoria sulla notte e sulla morte con la Resurrezione.
    La notte è il luogo della verità dell'uomo, che riconosce il proprio nulla.
    Ma è anche il luogo della Verità di Dio, che dal nulla fa tutte le cose.
    Come fu il luogo della creazione, così è il luogo della Salvezza nella fede.
    Dio infatti agisce proprio quando l'uomo, impossibilitato, rinuncia ad agire e dice . “ora basta, Signore!” (1 Re 19,4) . “Poiché nulla è impossibile a Dio “(1,37).

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  3. Ricordare al Signore le persone bisognose di liberazione e di guarigione, pregare per loro è il primo modo di prendersi cura di loro. Che Gesù ci renda Suoi collaboratori, ci dia un cuore aperto ai bisogni dei fratelli, prima che ai nostri, sia che siamo sani, sia che siamo malati.

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"PACE A VOI ! " Lc 24, 35-48