Tentazione nel deserto Lc 4,[1]Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto [2]dove, per quaranta giorni, fu tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni; ma quando furono terminati ebbe fame. [3]Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, dì a questa pietra che diventi pane». [4]Gesù gli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo». [5]Il diavolo lo condusse in alto e, mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, gli disse: [6]«Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la do a chi voglio. [7]Se ti prostri dinanzi a me tutto sarà tuo». [8]Gesù gli rispose: «Sta scritto: Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai». [9]Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul pinnacolo del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, buttati giù; [10]sta scritto infatti:
Ai suoi angeli darà ordine per te, perché essi ti custodiscano;
[11]e anche:
essi ti sosterranno con le mani, perché il tuo piede non inciampi in una pietra».
[12]Gesù gli rispose: «E' stato detto: Non tenterai il Signore Dio tuo». [13]Dopo aver esaurito ogni specie di tentazione, il diavolo si allontanò da lui per ritornare al tempo fissato.
PAROLE DEL SANTO PADRE Durante i quaranta giorni della Quaresima, come cristiani siamo invitati a seguire le orme di Gesù e affrontare il combattimento spirituale contro il Maligno con la forza della Parola di Dio. Non con la nostra parola, non serve. La Parola di Dio: quella ha la forza per sconfiggere Satana. Per questo bisogna prendere confidenza con la Bibbia: leggerla spesso, meditarla, assimilarla. La Bibbia contiene la Parola di Dio, che è sempre attuale ed efficace. Qualcuno ha detto: cosa succederebbe se trattassimo la Bibbia come trattiamo il nostro telefono cellulare? Se leggessimo i messaggi di Dio contenuti nella Bibbia come leggiamo i messaggi del telefonino, cosa succederebbe? In effetti, se avessimo la Parola di Dio sempre nel cuore, nessuna tentazione potrebbe allontanarci da Dio e nessun ostacolo ci potrebbe far deviare dalla strada del bene. (Angelus 5 marzo 2017)
FAUSTI - Su Gesù in preghiera, dopo il Battesimo, è scesa la pienezza dello Spirito e in questo Spirito viene condotto nel deserto.Qui si forma il popolo che, uscito dalla schiavitù dell'Egitto, è in cammino verso la terra promessa. Luogo del già e del non ancora , della nostalgia del passato e della sfiducia nel futuro, è arido, invivibile, insidiato dal nemico (tutto è nemico nel deserto!). Ma bisogna attraversarlo, avendo come guida la Parola di Dio e come provvista la Sua fedeltà. Il deserto è figura della vita stessa del battezzato, con tutti i pericoli e le paure attraverso i quali lo Spirito Lo conduce. Gesù è pieno dello Spirito Santo ; il Suo Spirito riempie anche noi, che siamo e camminiamo in Lui, solidali con Lui nella lotta e nella vittoria. “Per quaranta giorni tentato dal diavolo” è un'allusione ai 40 anni della generazione del deserto, a tutta la vita che è insidiata dal divisore che ci vuole separare da Dio e dalla Sua promessa. Esso è il vero protagonista del male, contro di lui è la lotta e la vittoria di Cristo. E' il dio di questo mondo, il principe di questo mondo, nelle cui mani è posto ogni potere sulla terra. La radice con cui il male può impiantarsi nell'uomo e produrre i suoi frutti velenosi è l'egoismo, che ha il suo terreno nella diffidenza prodotta dalla menzogna che ha portato a non ascoltare Dio. Così , da Suoi figli, siamo diventati figli dell'omicida e del menzognero fin dal principio. Le tentazioni hanno come esca le tre fami fondamentali dell'uomo, in relazione rispettivamente alle cose, alle persone e a Dio. Presentano la possibilità di garantirne la soddisfazione mediante il possesso – le cose con l'avere, le persone col potere, Dio col volere – invece che mediante il dono.
-->Ogni peccato ripete quello di Adamo : impadronirsi del dono, distaccandolo dalla sorgente. Gesù è venuto per mostrare al mondo il Volto del Padre, vivendo da Figlio. E' tentato nella Sua missione di mostrarsi Figlio di Dio. Gesù non si mostra Figlio facendo miracoli a Suo vantaggio ; non piega Dio all'esigenza fondamentale dell'uomo. Il pane, segno della vita, è il primo bisogno dell'uomo, indigente di tutto. Piegare Dio alla propria vita o la propria vita a Dio? Il pane o la Sua Volontà, l'uomo o Dio? Questa è la falsa alternativa che Gesù respinge come prima tentazione . Non è questione di alternativa, ma di priorità. La forza con la quale Gesù respinge la tentazione è il ricorso alla Scrittura. Nell'obbedienza alla Parola di Dio si sperimenta che il primo pane, sorgente di Vita, è Dio stesso nel Suo Amore. Il primo pane è obbedire a Dio e fidarsi di Lui. Questo dà alla vita la sua luce e il suo senso. Lui, la Parola di Dio, si farà Pane per tutti, non mediante il privilegio del miracolo, bensì mediante la solidarietà con i fratelli in obbedienza al Padre. La tentazione di ottenere il Regno, tutti i regni della terra, con i mezzi del potere, scambiando il pensiero di Dio col pensiero dell'uomo. Il Regno spetta al Figlio, Ma Questi lo ottiene non perché adora il potere, bensì proprio perché ne è libero, e questo lo innalza fino alla Croce. Proprio lì inaugura il Regno. Usare i mezzi del nemico, significa lavorare per lui. Si pecca di idolatria quando i mezzi diventano fine e le creature tengono il posto di Dio L'uomo non è mai ateo . È solo idolatra e assolutizza i propri bisogni per paura , costruendo un mondo ben diverso dal Regno di Dio. Solo se si adora Dio , e solo Dio, l'uomo può vincere questa situazione di male .Se adora e teme Dio in tutte le cose, realizza se stesso,immagine e somiglianza di Dio, in tutte le cose. Se non adora e non teme Dio, perde se stesso in tutte le cose che adora o teme. Principio della salvezza è il timore del Signore . Il credente può tentare e provocare Dio in due modi opposti. - Con la sicurezza o presunzione religiosa : accetto la Grazia di Dio e la Sua promessa, dimenticando però la Sua Santità e Giustizia.Dio è buono! Quindi mi attribuisco il perdono già prima del peccato, e faccio della Sua bontà il pretesto della mia dissolutezza. Sono figlio di Dio ; con Cristo in croce sono al sicuro, senza pericoli o lotte! Da questa radice nasce la pigrizia nella preghiera ,nell'obbedienza alla Parola e nel servizio ai fratelli. Perdo il timor di Dio. Così santifico e giustifico il mio peccato. Con la disperazione e la sfiducia di salvarsi: rispetto la legge , la giustizia e la santità di Dio. Perdo invece di vista la Sua Santità e la Sua Grazia. Dio va obbedito, non tentato. Non deve esibirsi nei segni che chiedo per la mia sfiducia nella Sua Santità o per disperazione nella Sua Bontà. La mia vita è salva solo se si rimette a Lui, alla Sua giustizia , alla Sua bontà che santifica. Tutta la vita di Gesù è inclusa in questa lotta con satana, tra il Battesimo e la Croce.
Tentazione nel deserto
RispondiEliminaLc 4,[1]Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto [2]dove, per quaranta giorni, fu tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni; ma quando furono terminati ebbe fame. [3]Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, dì a questa pietra che diventi pane». [4]Gesù gli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo». [5]Il diavolo lo condusse in alto e, mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, gli disse: [6]«Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la do a chi voglio. [7]Se ti prostri dinanzi a me tutto sarà tuo». [8]Gesù gli rispose: «Sta scritto: Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai». [9]Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul pinnacolo del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, buttati giù; [10]sta scritto infatti:
Ai suoi angeli darà ordine per te,
perché essi ti custodiscano;
[11]e anche:
essi ti sosterranno con le mani,
perché il tuo piede non inciampi in una pietra».
[12]Gesù gli rispose: «E' stato detto: Non tenterai il Signore Dio tuo». [13]Dopo aver esaurito ogni specie di tentazione, il diavolo si allontanò da lui per ritornare al tempo fissato.
PAROLE DEL SANTO PADRE
RispondiEliminaDurante i quaranta giorni della Quaresima, come cristiani siamo invitati a seguire le orme di Gesù e affrontare il combattimento spirituale contro il Maligno con la forza della Parola di Dio. Non con la nostra parola, non serve. La Parola di Dio: quella ha la forza per sconfiggere Satana. Per questo bisogna prendere confidenza con la Bibbia: leggerla spesso, meditarla, assimilarla. La Bibbia contiene la Parola di Dio, che è sempre attuale ed efficace. Qualcuno ha detto: cosa succederebbe se trattassimo la Bibbia come trattiamo il nostro telefono cellulare? Se leggessimo i messaggi di Dio contenuti nella Bibbia come leggiamo i messaggi del telefonino, cosa succederebbe? In effetti, se avessimo la Parola di Dio sempre nel cuore, nessuna tentazione potrebbe allontanarci da Dio e nessun ostacolo ci potrebbe far deviare dalla strada del bene. (Angelus 5 marzo 2017)
FAUSTI - Su Gesù in preghiera, dopo il Battesimo, è scesa la pienezza dello Spirito e in questo Spirito viene condotto nel deserto.Qui si forma il popolo che, uscito dalla schiavitù dell'Egitto, è in cammino verso la terra promessa. Luogo del già e del non ancora , della nostalgia del passato e della sfiducia nel futuro, è arido, invivibile, insidiato dal nemico (tutto è nemico nel deserto!).
Ma bisogna attraversarlo, avendo come guida la Parola di Dio e come provvista la Sua fedeltà.
Il deserto è figura della vita stessa del battezzato, con tutti i pericoli e le paure attraverso i quali lo Spirito Lo conduce. Gesù è pieno dello Spirito Santo ; il Suo Spirito riempie anche noi, che siamo e camminiamo in Lui, solidali con Lui nella lotta e nella vittoria.
“Per quaranta giorni tentato dal diavolo” è un'allusione ai 40 anni della generazione del deserto, a tutta la vita che è insidiata dal divisore che ci vuole separare da Dio e dalla Sua promessa.
Esso è il vero protagonista del male, contro di lui è la lotta e la vittoria di Cristo. E' il dio di questo mondo, il principe di questo mondo, nelle cui mani è posto ogni potere sulla terra.
La radice con cui il male può impiantarsi nell'uomo e produrre i suoi frutti velenosi è l'egoismo, che ha il suo terreno nella diffidenza prodotta dalla menzogna che ha portato a non ascoltare Dio.
Così , da Suoi figli, siamo diventati figli dell'omicida e del menzognero fin dal principio.
Le tentazioni hanno come esca le tre fami fondamentali dell'uomo, in relazione rispettivamente alle cose, alle persone e a Dio.
Presentano la possibilità di garantirne la soddisfazione mediante il possesso – le cose con l'avere, le persone col potere, Dio col volere – invece che mediante il dono.
-->Ogni peccato ripete quello di Adamo : impadronirsi del dono, distaccandolo dalla sorgente.
RispondiEliminaGesù è venuto per mostrare al mondo il Volto del Padre, vivendo da Figlio.
E' tentato nella Sua missione di mostrarsi Figlio di Dio. Gesù non si mostra Figlio facendo miracoli a Suo vantaggio ; non piega Dio all'esigenza fondamentale dell'uomo.
Il pane, segno della vita, è il primo bisogno dell'uomo, indigente di tutto.
Piegare Dio alla propria vita o la propria vita a Dio? Il pane o la Sua Volontà, l'uomo o Dio?
Questa è la falsa alternativa che Gesù respinge come prima tentazione . Non è questione di alternativa, ma di priorità. La forza con la quale Gesù respinge la tentazione è il ricorso alla Scrittura. Nell'obbedienza alla Parola di Dio si sperimenta che il primo pane, sorgente di Vita, è Dio stesso nel Suo Amore. Il primo pane è obbedire a Dio e fidarsi di Lui.
Questo dà alla vita la sua luce e il suo senso. Lui, la Parola di Dio, si farà Pane per tutti, non mediante il privilegio del miracolo, bensì mediante la solidarietà con i fratelli in obbedienza al Padre.
La tentazione di ottenere il Regno, tutti i regni della terra, con i mezzi del potere, scambiando il pensiero di Dio col pensiero dell'uomo. Il Regno spetta al Figlio, Ma Questi lo ottiene non perché adora il potere, bensì proprio perché ne è libero, e questo lo innalza fino alla Croce.
Proprio lì inaugura il Regno.
Usare i mezzi del nemico, significa lavorare per lui. Si pecca di idolatria quando i mezzi diventano fine e le creature tengono il posto di Dio L'uomo non è mai ateo . È solo idolatra e assolutizza i propri bisogni per paura , costruendo un mondo ben diverso dal Regno di Dio.
Solo se si adora Dio , e solo Dio, l'uomo può vincere questa situazione di male .Se adora e teme Dio in tutte le cose, realizza se stesso,immagine e somiglianza di Dio, in tutte le cose.
Se non adora e non teme Dio, perde se stesso in tutte le cose che adora o teme.
Principio della salvezza è il timore del Signore .
Il credente può tentare e provocare Dio in due modi opposti.
- Con la sicurezza o presunzione religiosa : accetto la Grazia di Dio e la Sua promessa, dimenticando però la Sua Santità e Giustizia.Dio è buono! Quindi mi attribuisco il perdono già prima del peccato, e faccio della Sua bontà il pretesto della mia dissolutezza. Sono figlio di Dio ; con Cristo in croce sono al sicuro, senza pericoli o lotte! Da questa radice nasce la pigrizia nella preghiera ,nell'obbedienza alla Parola e nel servizio ai fratelli. Perdo il timor di Dio. Così santifico e giustifico il mio peccato.
Con la disperazione e la sfiducia di salvarsi: rispetto la legge , la giustizia e la santità di Dio. Perdo invece di vista la Sua Santità e la Sua Grazia. Dio va obbedito, non tentato. Non deve esibirsi nei segni che chiedo per la mia sfiducia nella Sua Santità o per disperazione nella Sua Bontà.
La mia vita è salva solo se si rimette a Lui, alla Sua giustizia , alla Sua bontà che santifica.
Tutta la vita di Gesù è inclusa in questa lotta con satana, tra il Battesimo e la Croce.