domenica 15 settembre 2019

" DI' UNA PAROLA E IL MIO SERVO SARA' GUARITO!"Lc 7, 1-10




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  1. Antifona
    Dona pace, o Signore, a quanti in te confidano;
    i tuoi profeti siano trovati degni di fede.
    Ascolta la preghiera dei tuoi servi e del tuo popolo, Israele. (Cf. Sir 36,18)

    Colletta
    O Dio, creatore e Signore dell’universo,
    volgi a noi il tuo sguardo,
    e fa’ che ci dedichiamo con tutte le forze al tuo servizio
    per sperimentare la potenza della tua misericordia.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Prima Lettura
    Si facciano preghiere per tutti gli uomini a Dio il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati.
    Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
    1Tm 2,1-8

    Figlio mio, raccomando, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio. Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità.
    Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti. Questa testimonianza egli l'ha data nei tempi stabiliti, e di essa io sono stato fatto messaggero e apostolo - dico la verità, non mentisco –, maestro dei pagani nella fede e nella verità.
    Voglio dunque che in ogni luogo gli uomini preghino, alzando al cielo mani pure, senza collera e senza polemiche.

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale

    Dal Sal 27 (28)
    R. Sia benedetto il Signore, che ha dato ascolto alla voce della mia supplica.
    Ascolta la voce della mia supplica,
    quando a te grido aiuto,
    quando alzo le mie mani
    verso il tuo santo tempio. R.

    Il Signore è mia forza e mio scudo,
    in lui ha confidato il mio cuore.
    Mi ha dato aiuto: esulta il mio cuore,
    con il mio canto voglio rendergli grazie. R.

    Forza è il Signore per il suo popolo,
    rifugio di salvezza per il suo consacrato.
    Salva il tuo popolo e benedici la tua eredità,
    sii loro pastore e sostegno per sempre. R.


    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito;
    chiunque crede in lui ha la vita eterna. (Cf. Gv 3,16)

    Alleluia.

    Vangelo
    Neanche in Israele ho trovato una fede così grande.
    Dal Vangelo secondo Luca
    Lc 7,1-10

    In quel tempo, Gesù, quando ebbe terminato di rivolgere tutte le sue parole al popolo che stava in ascolto, entrò in Cafàrnao.
    Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il centurione l'aveva molto caro. Perciò, avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo. Costoro, giunti da Gesù, lo supplicavano con insistenza: «Egli merita che tu gli conceda quello che chiede - dicevano –, perché ama il nostro popolo ed è stato lui a costruirci la sinagoga».
    Gesù si incamminò con loro. Non era ormai molto distante dalla casa, quando il centurione mandò alcuni amici a dirgli: «Signore, non disturbarti! Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; per questo io stesso non mi sono ritenuto degno di venire da te; ma di' una parola e il mio servo sarà guarito. Anch'io infatti sono nella condizione di subalterno e ho dei soldati sotto di me e dico a uno: "Va'!", ed egli va; e a un altro: "Vieni!", ed egli viene; e al mio servo: "Fa' questo!", ed egli lo fa».
    All'udire questo, Gesù lo ammirò e, volgendosi alla folla che lo seguiva, disse: «Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!». E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito.

    Parola del Signore.

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    1. PAROLE DEL SANTO PADRE

      Quando noi soltanto incontriamo il Signore, siamo noi - fra virgolette, diciamolo - i padroni di questo incontro; ma quando noi ci lasciamo incontrare da Lui, è Lui che entra dentro di noi, è Lui che ci rifà tutto di nuovo, perché questa è la venuta, quello che significa quando viene il Cristo: rifare tutto di nuovo, rifare il cuore, l’anima, la vita, la speranza, il cammino. Noi siamo in cammino con fede, con la fede di questo centurione, per incontrare il Signore e principalmente per lasciarci incontrare da Lui! (S. Marta 2 dicembre 2013)
      Con queste parole Gesù fa capire che Dio risponde sempre, che nessuna preghiera resterà inascoltata, perché? Perché Lui è Padre, e non dimentica i suoi figli che soffrono.
      Certo, queste affermazioni ci mettono in crisi, perché tante nostre preghiere sembra che non ottengano alcun risultato. Quante volte abbiamo chiesto e non ottenuto – ne abbiamo l’esperienza tutti – quante volte abbiamo bussato e trovato una porta chiusa? Gesù ci raccomanda, in quei momenti, di insistere e di non darci per vinti. La preghiera trasforma sempre la realtà, sempre. Se non cambiano le cose attorno a noi, almeno cambiamo noi, cambia il nostro cuore. Gesù ha promesso il dono dello Spirito Santo ad ogni uomo e a ogni donna che prega.
      Possiamo essere certi che Dio risponderà. L’unica incertezza è dovuta ai tempi, ma non dubitiamo che Lui risponderà. Magari ci toccherà insistere per tutta la vita, ma Lui risponderà. Ce lo ha promesso. (Udienza generale, 9 gennaio 2019)
      Mentre ascoltavo la Parola di Dio mi è venuto in mente questo fatto tanto bello del Vangelo, il governante che prega per uno dei suoi, questo centurione che prega per uno dei suoi. Anche i governanti devono pregare per il loro popolo e questo prega per un servo, forse per un domestico: “Ma no, è il mio servo, io sono responsabile di lui”. I governanti sono responsabili della vita di un Paese. E’ bello pensare che se il popolo prega per i governanti, i governanti saranno capaci pure di pregare per il popolo, proprio come questo centurione che prega per il suo servo. (Omelia da Santa Marta, 16 settembre 2019)

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  2. FAUSTI – Il capitolo inizia con il racconto di un centurione pagano, figura del pagano Abramo che, per la sua fede, diventò padre di tutti i credenti e depositario della promessa.
    Dietro l'episodio c'è la storia della missione fruttuosa tra i pagani, ai quali è passata la salvezza dei giudei. Non si tratta di un semplice fatto storico, che gli Atti ci descrivono con grande attenzione,
    Si tratta innanzitutto di una necessità teologica : se Dio è misericordioso, necessariamente ama i nemici e fa del bene e perdona i disgraziati.
    Gesù realizza l'immagine di un Dio disponibile e buono verso tutti . Egli è il Volto del Padre , che rivela il mistero profondo, rimasto nascosto nei secoli e svelato proprio ora nel Figlio.
    In Lui il Dio ricco di misericordia ha visitato il Suo popolo, costituito da lontani, piccoli e peccatori.
    Il cammino di Israele parte dalla fede di Pietro nella Parola di Gesù, “Sulla Tua Parola getterò le reti” (5,5) e passa attraverso il senso del peccato “Allontanati da me, perchè sono un peccatore!” (5,8). Analogamente anche il cammino del pagano parte dalla fede nella potenza della Sua Parola e passa attraverso il senso della propria insufficienza.
    Gesù stesso presenta il centurione come modello di fede per tutti – noi compresi – e resta addirittura ammirato!
    Qui si descrive cos'è e come nasce la fede .
    È la fiducia assoluta nella potenza salvifica della Parola e nasce gradualmente.
    Parte dall'estremo bisogno di uno che sente parlare di Gesù e che spera che Lui venga e intervenga , constata che Lui è disponibile e viene ( “Gesù andava con loro...”) ; passa attraverso il senso di insufficienza e indegnità ( 6/7); arriva infine alla sua maturità piena nell'espressione :
    ”Di' una Parola e il mio servo sarà guarito!”.
    In queste tappe del centurione pagano , il lettore di Luca, proveniente dal paganesimo, riflette il proprio percorso di fede nella potenza della Parola del Signore che l'ha salvato.
    E' importante sottolineare come il miracolo si compia in assenza di Gesù, per la fede di un pagano nella potenza della Sua Parola, udita solo indirettamente tramite mediatori israeliti.
    E' la situazione dei pagani che giungono alla fede dopo Pasqua ascoltando la Parola, mediata da Israele.
    Se Gesù ha annunciato la salvezza ai poveri con la Sua Parola, ora si vede che essa è efficace e opera anche in Sua assenza, per chi L'accoglie con fede, umiltà e fiducia.

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"PACE A VOI ! " Lc 24, 35-48