lunedì 2 settembre 2019

"LO ACCOLSE TRA LE BRACCIA E BENEDISSE DIO" Lc 2, 21-38


2 commenti:

  1. Antifona
    Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito,
    perché chiunque crede in lui non vada perduto,
    ma abbia la vita eterna. (Gv 3,16)

    Gloria.

    Colletta
    Onnipotente e invisibile Dio,
    che nella venuta del Cristo, vera luce,
    hai vinto le tenebre del mondo,
    volgiti a noi con sguardo sereno,
    perché possiamo celebrare con lode unanime
    la nascita gloriosa del tuo unico Figlio.
    Egli è Dio, e vive e regna con te.

    Prima Lettura
    Chi ama suo fratello, rimane nella luce.
    Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
    1Gv 2,3-11

    Figlioli miei, da questo sappiamo di avere conosciuto Gesù: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: «Lo conosco», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e in lui non c'è la verità. Chi invece osserva la sua parola, in lui l'amore di Dio è veramente perfetto. Da questo conosciamo di essere in lui. Chi dice di rimanere in lui, deve anch'egli comportarsi come lui si è comportato.
    Carissimi, non vi scrivo un nuovo comandamento, ma un comandamento antico, che avete ricevuto da principio. Il comandamento antico è la Parola che avete udito. Eppure vi scrivo un comandamento nuovo, e ciò è vero in lui e in voi, perché le tenebre stanno diradandosi e già appare la luce vera.
    Chi dice di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre. Chi ama suo fratello, rimane nella luce e non vi è in lui occasione di inciampo. Ma chi odia suo fratello, è nelle tenebre, cammina nelle tenebre e non sa dove va, perché le tenebre hanno accecato i suoi occhi.

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 95 (96)

    R. Gloria nei cielie gioia sulla terra.

    Cantate al Signore un canto nuovo,
    cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
    Cantate al Signore, benedite il suo nome. R.

    Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
    In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
    a tutti i popoli dite le sue meraviglie. R.

    Il Signore ha fatto i cieli;
    maestà e onore sono davanti a lui,
    forza e splendore nel suo santuario. R.

    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Luce per rivelarti alle genti
    e gloria del tuo popolo, Israele. (Lc 2,32)

    Alleluia.


    Vangelo
    Luce per rivelarti alle genti.
    Dal Vangelo secondo Luca
    Lc 2,22-35

    Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme per presentarlo al Signore - come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» - e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
    Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d'Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch'egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
    «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
    vada in pace, secondo la tua parola,
    perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
    preparata da te davanti a tutti i popoli:
    luce per rivelarti alle genti
    e gloria del tuo popolo, Israele».
    Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione - e anche a te una spada trafiggerà l'anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».

    Parola del Signore.

    RispondiElimina
  2. FAUSTI – Nessuno ha mai visto Dio. Nessuno L'ha mai conosciuto né tanto meno nominato.
    E' il Nome innominabile , origine di ogni nome! “Dimmi il Tuo Nome” domanda Giacobbe (Gen 32,30) ; “Mostrami la Tua Gloria” chiede Mosè (Es 33,18) , “Mostrami il Tuo Volto” supplicano innumerevoli Salmi.
    Vedere il Volto di Dio è la salvezza dell'uomo, che ritrova il suo volto.
    Dire il Nome di Dio è ritrovare il Nome che sostanzia ogni nome , è trovare quel “Tu” che fa esistere ogni “io”. Il desiderio di tutte le religioni è dare un Volto e un Nome a Dio.
    Quello che è il più grande desiderio dell'uomo trova ora soddisfazione . Che sorpresa dare il Nome a Colui che dal nulla ha chiamato tutte le cose e le ha fatte esistere!
    Il Nome di Dio per l'uomo non può essere che “Gesù” cioè “Dio salva”, sia perché nominare Dio è la salvezza dell'uomo, sia perché l'uomo è perduto e può conoscere Dio solo come Colui che lo salva. Quel Dio che ci faceva paura , perché Santissimo, può essere nominato in ogni luogo di perdizione e di disperazione, perché é Salvatore. Dio è per noi perduti e lontani da Lui , perché si chiama Gesù, Dio-con-noi e Salvatore.
    Luca lascia intravvedere la dolcezza del poter chiamare Dio per nome, la soavità, la potenza e la luminosità di questo Nome, Gesù.
    Il Signore visita il Suo Tempio. Ma viene con la debolezza di un Bambino e non per giudicare l'inosservanza della legge, bensì per sottoporsi Egli stesso come l'uomo all'obbedienza al Padre cui abbiamo disobbedito. Viene a pagare il nostro debito, offrendosi a Colui che tutto ha offerto.
    E' datore di Vita. Presentarlo a Lui significa riconoscere da Lui il dono della Vita e in Lui la Vita stessa come dono, per potervi attingere in abbondanza.
    Simeone, che significa “Dio ha ascoltato” , è l'uomo che “ascolta la Parola di Dio” ed è giusto e pio.
    A lui lo Spirito promette che vedrà il Messia del Signore, la consolazione di Israele, (Is 40,1) , l'adempimento della Parola di Dio. Come su tutti i profeti, lo Spirito era su di lui.
    Diretto da questo Spirito viene ad incontrarlo. Può finalmente abbracciarlo.
    Le braccia di Simeone sono le braccia secche e bimillenarie di Israele che ricevono il fiore della Vita. La sua voce è un grido di gioia , soffocato da un'attesa lunghissima, che finalmente esplode : un grido pacato e incontenibile, il dilagare di un fiume che rompe l'argine,il fiato di tutta l'umanità, trattenuto nella paura mortale, che ora si rilassa.
    L'uomo, tenuto schiavo in vita per paura della morte – in una vita insufficiente e angosciata – ora è sazio di vita. Può ritirarsi soddisfatto dal banchetto.
    Gli occhi di Simeone non vedono più le tenebre davanti a sé, ma l'aurora della vita, “la salvezza “ di Dio.Questa è la Gloria di Israele , che santifica il Nome di Dio e riverbera sul proprio volto la Gloria del Suo Volto.
    La salvezza è preparata da Dio “in faccia a tutti i popoli” . Non è solo per Israele.
    E' una luce per tutte le genti che siedono nelle tenebre e nell'ombra di morte.
    Gesù è comprensibile ancora oggi a noi solo a partire dall'Antico Testamento.
    Simeone è anche in grado, mosso dallo Spirito, di predirne a Maria il destino.
    Il Bimbo sarà insieme causa di caduta e di risurrezione per le moltitudini di Israele.
    Porta infatti una salvezza inaccettabile per tutti. Per questo tutti gli sono contro, si scandalizzano di Lui e cadono. I discepoli per primi. Ma Lui è Salvatore di tutti coloro che sono caduti.
    E' qui adombrato il mistero della Morte e Resurrezione del Signore.
    Questa è la Parola che come spada a doppio taglio attraverserà il cuore di ogni discepolo e di tutta la Chiesa , di cui Maria è figura. Questo mistero vivrà di continuo nella storia del discepolo che ripercorre il Suo stesso cammino dalla Croce alla Gloria.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

"PACE A VOI ! " Lc 24, 35-48