martedì 29 ottobre 2019

"SIGNORE, SONO POCHI QUELLI CHE SI SALVANO?" Lc 13,22-30


3 commenti:

  1. Antifona
    Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
    Cercate il Signore e la sua potenza,
    cercate sempre il suo volto. (Sal 104,3-4)


    Colletta
    Dio onnipotente ed eterno,
    accresci in noi la fede, la speranza e la carità,
    e perché possiamo ottenere ciò che prometti,
    fa’ che amiamo ciò che comandi.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Prima Lettura
    Prestando servizio volentieri, come chi serve il Signore e non gli uomini.
    Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
    Ef 6,1-9

    Figli, obbedite ai vostri genitori nel Signore, perché questo è giusto. «Onora tuo padre e tua madre!». Questo è il primo comandamento che è accompagnato da una promessa: «perché tu sia felice e goda di una lunga vita sulla terra». E voi, padri, non esasperate i vostri figli, ma fateli crescere nella disciplina e negli insegnamenti del Signore.
    Schiavi, obbedite ai vostri padroni terreni con rispetto e timore, nella semplicità del vostro cuore, come a Cristo, non servendo per farvi vedere, come fa chi vuole piacere agli uomini, ma come servi di Cristo, facendo di cuore la volontà di Dio, prestando servizio volentieri, come chi serve il Signore e non gli uomini. Voi sapete infatti che ciascuno, sia schiavo che libero, riceverà dal Signore secondo quello che avrà fatto di bene.
    Anche voi, padroni, comportatevi allo stesso modo verso di loro, mettendo da parte le minacce, sapendo che il Signore, loro e vostro, è nei cieli e in lui non vi è preferenza di persone.

    Parola di Dio.


    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 144 (145)
    R. Fedele è il Signore in tutte le sue parole.
    Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
    e ti benedicano i tuoi fedeli.
    Dicano la gloria del tuo regno
    e parlino della tua potenza. R.

    Per far conoscere agli uomini le tue imprese
    e la splendida gloria del tuo regno.
    Il tuo regno è un regno eterno,
    il tuo dominio si estende per tutte le generazioni. R.

    Fedele è il Signore in tutte le sue parole
    e buono in tutte le sue opere.
    Il Signore sostiene quelli che vacillano
    e rialza chiunque è caduto. R.


    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Dio ci ha chiamati mediante il Vangelo,
    per entrare in possesso della gloria
    del Signore nostro Gesù Cristo. (Cf. 2Ts 2,14)

    Alleluia.

    Vangelo
    Verranno da oriente e occidente e siederanno a mensa nel regno di Dio.
    Dal Vangelo secondo Luca
    Lc 13,22-30

    In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?».
    Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.
    Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori.
    Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».

    Parola del Signore.

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  2. PAROLE DEL SANTO PADRE
    Con l’immagine della porta, Egli vuol far capire ai suoi ascoltatori che non è questione di numero – quanti si salveranno - non importa sapere quanti, ma è importante che tutti sappiano quale è il cammino che conduce alla salvezza: la porta. Ma, dov’è la porta? Gesù stesso è la porta. Lo dice Lui “Io sono la porta”, nel Vangelo di Giovanni. Lui ci conduce nella comunione con il Padre, dove troviamo amore, comprensione e protezione. È una porta stretta non perché sia oppressiva, no, ma perché ci chiede di restringere e contenere il nostro orgoglio e la nostra paura, per aprirci con cuore umile e fiducioso a Lui, riconoscendoci peccatori, bisognosi del suo perdono. La porta della misericordia di Dio è stretta ma sempre spalancata, spalancata per tutti! Egli aspetta ciascuno di noi, qualunque peccato abbiamo commesso, qualunque, per abbracciarci, per offrirci il suo perdono. Lui solo può trasformare il nostro cuore, Lui solo può dare senso pieno alla nostra esistenza, donandoci la gioia vera. Entrando per la porta di Gesù, la porta della fede e del Vangelo, noi potremo uscire dagli atteggiamenti mondani, dalle cattive abitudini, dagli egoismi e dalle chiusure. (Angelus, 21 agosto 2016)

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  3. FAUSTI – Il Vangelo, dopo averci rivelato la nostra figliolanza di Dio, già sicura in cielo, presso il Padre, ci ha insegnato a viverla in rapporto alle cose, dono del Padre ai figli e dei fratelli tra di loro.Ci insegna ora a viverla nel tempo: come il dono è il senso di tutto ciò che occupa lo spazio, così la conversione è il senso di ogni frazione di tempo.Il presente, unico tempo che ancora c'è e già non è scomparso, è l'occasione per convertirci.
    Ciò non significa diventare più bravi, ma volgerci dalla nostra miseria alla Sua misericordia, dal male che facciamo al bene che Lui ci vuole, dall'autogiustificazione all'accettazione della Sua Grazia, come fonte nuova di vita.
    Così viviamo in continua gioia e rendimento di grazie : siamo entrati nel sabato!
    Questo è già all'opera nel mondo e si celebra nell'Eucaristia, il banchetto di gioia dei salvati.
    Il problema è come entrare nella sala dove si mangia il Pane del regno.
    Questo brano parla della lotta per entrarci. Richiama il bussare della notte per ottenere il Pane e la richiesta insistente per ricevere lo Spirito.
    La porta è Gesù : attraverso di Lui tutti gli uomini son salvati, perchè il Suo Cammino verso Gerusalemme va incontro ad ogni fuggiasco.
    Ognuno può entrare, anche il disperato, l'immondo e l'incurabile.Unico biglietto d'ingresso è il bisogno.Resta fuori solo chi sta bene. La falsa sicurezza e la presunta giustizia sono l'unico impedimento.
    Per entrarvi basta riconoscersi peccatori davanti al perdono di Dio: nessuno si salva per i propri meriti, ma tutti siamo salvati.
    Il tempo presente è l'anno di grazia che ci è concesso per convertirci dalla nostra (in)giustizia alla Sua grazia. La porta è dichiarata stretta perché l'io e le sue presunzioni non vi passano.
    Devono morire fuori.
    Inizia qui la seconda parte del viaggio di Gesù, tutta centrata sulla Sua Misericordia.
    Noi siamo invitati ad identificarci con le varie persone che Lui incontra e salva.
    La porta, stretta come la cruna di un ago per chi presume dei suoi beni, sarà aperta per chi riconosce la sua cecità.

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"PACE A VOI ! " Lc 24, 35-48