mercoledì 16 ottobre 2019

" IO VI DICO, NE SARA' CHIESTO CONTO A QUESTA GENERAZIONE" Lc 11, 47-54





3 commenti:

  1. Antifona
    Se consideri le colpe, o Signore,
    Signore, chi ti può resistere?
    Con te è il perdono, Dio d’Israele. ( Sal 129,3-4)


    Ci preceda e ci accompagni sempre la tua grazia, o Signore,
    perché, sorretti dal tuo paterno aiuto,
    non ci stanchiamo mai di operare il bene.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.


    Prima Lettura
    L’uomo è giustificato per la fede, indipendentemente dalle opere della Legge.
    Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
    Rm 3,21-30a

    Fratelli, ora, indipendentemente dalla Legge, si è manifestata la giustizia di Dio, testimoniata dalla Legge e dai Profeti: giustizia di Dio per mezzo della fede in Gesù Cristo, per tutti quelli che credono. Infatti non c’è differenza, perché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, per mezzo della redenzione che è in Cristo Gesù.
    È lui che Dio ha stabilito apertamente come strumento di espiazione, per mezzo della fede, nel suo sangue, a manifestazione della sua giustizia per la remissione dei peccati passati mediante la clemenza di Dio, al fine di manifestare la sua giustizia nel tempo presente, così da risultare lui giusto e rendere giusto colui che si basa sulla fede in Gesù.
    Dove dunque sta il vanto? È stato escluso! Da quale legge? Da quella delle opere? No, ma dalla legge della fede. Noi riteniamo infatti che l’uomo è giustificato per la fede, indipendentemente dalle opere della Legge.
    Forse Dio è Dio soltanto dei Giudei? Non lo è anche delle genti? Certo, anche delle genti! Poiché unico è Dio.

    Parola di Dio.


    Salmo Responsoriale
    Sal 129 (130)
    R. Con il Signore è la misericordia e grande è con lui la redenzione.
    Dal profondo a te grido, o Signore;
    Signore, ascolta la mia voce.
    Siano i tuoi orecchi attenti
    alla voce della mia supplica. R.

    Se consideri le colpe, Signore,
    Signore, chi ti può resistere?
    Ma con te è il perdono:
    così avremo il tuo timore. R.

    Io spero, Signore.
    Spera l’anima mia,
    attendo la sua parola.
    L’anima mia è rivolta al Signore
    più che le sentinelle all’aurora. R.


    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore.
    Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. (Gv 14,6)

    Alleluia.

    Vangelo
    Sarà chiesto conto del sangue di tutti i profeti: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccarìa.
    Dal Vangelo secondo Luca
    Lc 11,47-54

    In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite.
    Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccarìa, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione.
    Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito».
    Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.

    Parola del Signore.

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    1. PAROLE DEL SANTO PADRE
      La storia ci parla di tanta gente che venne uccisa, giudicata, seppur era innocente: giudicata con la Parola di Dio, contro la Parola di Dio. E’ il modello di Gesù che, per essere fedele e avere obbedito alla Parola del Padre, finisce sulla croce. Con quanta tenerezza Gesù dice ai discepoli di Emmaus: ‘Oh stolti e tardi di cuore’. Chiediamo oggi al Signore che con la stessa tenerezza guardi le piccole o grandi stoltezze del nostro cuore, ci carezzi, e ci dica ‘Oh stolto e tardo di cuore” e incominci a spiegarci le cose. (Omelia da Santa Marta dell'11 aprile 2016)

      La persecuzione non è una contraddizione al Vangelo, ma ne fa parte: se hanno perseguitato il nostro Maestro, come possiamo sperare che ci venga risparmiata la lotta? Però, nel bel mezzo del turbine, il cristiano non deve perdere la speranza, pensando di essere stato abbandonato. Gesù rassicura i suoi dicendo: «Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati» (Mt 10,30). Come dire che nessuna delle sofferenze dell’uomo, nemmeno le più minute e nascoste, sono invisibili agli occhi di Dio. Dio vede, e sicuramente protegge; e donerà il suo riscatto. C’è infatti in mezzo a noi Qualcuno che è più forte del male, più forte delle mafie, delle trame oscure, di chi lucra sulla pelle dei disperati, di chi schiaccia gli altri con prepotenza…
      Qualcuno che ascolta da sempre la voce del sangue di Abele che grida dalla terra.
      Questo portare via la capacità di capire la rivelazione di Dio, di capire il cuore di Dio, di capire la salvezza di Dio - la chiave della conoscenza -, possiamo dire che è una grave dimenticanza.
      Si dimentica la gratuità della salvezza; si dimentica la vicinanza di Dio e si dimentica la misericordia di Dio. E quelli che dimenticano la gratuità della salvezza, la vicinanza di Dio e la misericordia di Dio, hanno portato via la chiave della conoscenza. (...) Questo succede oggi. I farisei, i dottori della legge non sono cose di quei tempi, anche oggi ce ne sono tante. Per questo è necessario pregare per noi pastori. Pregare, perché non perdiamo la chiave della conoscenza e non chiudiamo la porta a noi e alla gente che vuole entrare. (Udienza generale, 28 giugno 2017)

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  2. FAUSTI – Mentre i profeti annunciano la Parola di Dio, i legisti la vanificano, soffocandola in infinite prescrizioni. Se i loro padri hanno ucciso i profeti per non convertirsi, questi uccideranno la Parola Stessa. La loro sapienza è di perdizione : invece di aprire all'invocazione della misericordia, chiude nell'autosufficienza della presunzione.
    I legisti, invece di essere testimoni della Sapienza di Dio, portano a consumazione il mistero di iniquità dei loro padri, come loro e come tutti “insensati e tardi di cuore a credere a quanto dissero i profeti”(24,25).
    La Sapienza di Dio da sempre sa di essere perseguitata e uccisa : è la Sapienza della Croce, del bene che vince il male, portandolo.
    Alla generazione di Gesù, il profeta e il Giusto, verrà chiesto conto del sangue di tutti i giusti e di tutti i profeti dall'inizio del mondo.
    E sarà Lui a pagare il conto!
    Infatti il mistero di iniquità si consuma nell'ora della Sua Passione. Ma qui si compie anche il mistero della bontà del nostro Dio!
    L' ”Ahimé” che Gesù rivolge ai legisti, è veramente un “Ahi me per voi!”.
    Questo “ahimè”è la Sua stessa Croce , dove porta su di Sé tutta la maledizione della Legge e paga il conto di ogni delitto nostro.
    Se il sangue di Abele, il primo giusto ucciso, grida dalla terra a Dio, quello di Suo Figlio la lava da ogni macchia.
    Se Zaccaria, l'ultimo profeta ucciso,muore dicendo :”Il Signore veda e ne chieda conto”, Gesù Crocifisso dirà :”Padre, perdona loro”.
    Anche Stefano , il primo figlio della Sapienza, mentre viene ucciso, dirà :”Signore, non imputare loro questo peccato” (At 7,60).
    La giustizia della Legge infatti denuncia e fa vedere il peccato davanti a Dio ;
    la Sapienza del Vangelo invece lo perdona e se ne fa carico.
    La chiave della conoscenza richiama la casa della conoscenza o casa dello studio, dove si impara la Parola di Dio. I legisti ne hanno in mano la chiave. Ma ne stanno fuori, e defraudano i semplici della conoscenza dei misteri.
    Ma la Sapienza di Dio userà la loro insipienza : la Croce che essi leveranno sarà la chiave stessa offerta a tutti per entrare nella conoscenza di Dio.
    Gesù ha messo in crisi con questo discorso l'establishment religioso . Non resterà impunito.
    Comincia così a realizzarsi quanto è appena stato predetto.
    Gesù porta su di Sé la maledizione della giustizia e della sapienza della Legge.
    Gli “Ahimé” ricadendo su di Lui, Lo porteranno al Calvario e alla Croce.
    Lì sarà dato a noi di vedere la THEORĺA di Dio, che confonde la sapienza dei sapienti.
    Per questo il legista Paolo dirà di non conoscere altro se non “ Cristo, e questi Crocifisso”(1Cor 2,2).

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"PACE A VOI ! " Lc 24, 35-48