domenica 6 ottobre 2019

"RIVOLTO AI DISCEPOLI DISSE : BEATI..." Lc 10, 21-24


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  1. Antifona
    Ecco, il Signore verrà
    e con lui tutti i suoi santi:
    in quel giorno risplenderà una grande luce. ( Zc 14,5.7)

    Accogli, o Padre,
    le preghiere della tua Chiesa
    e soccorrici nelle fatiche e nelle prove della vita;
    la venuta di Cristo tuo Figlio
    ci liberi dal male antico che è in noi
    e ci conforti con la sua presenza.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.


    Prima Lettura
    Su di lui si poserà lo spirito del Signore.
    Dal libro del profeta Isaìa
    Is 11,1-10

    In quel giorno,
    un germoglio spunterà dal tronco di Iesse,
    un virgulto germoglierà dalle sue radici.
    Su di lui si poserà lo spirito del Signore,
    spirito di sapienza e d'intelligenza,
    spirito di consiglio e di fortezza,
    spirito di conoscenza e di timore del Signore.

    Si compiacerà del timore del Signore.
    Non giudicherà secondo le apparenze
    e non prenderà decisioni per sentito dire;
    ma giudicherà con giustizia i miseri
    e prenderà decisioni eque per gli umili della terra.
    Percuoterà il violento con la verga della sua bocca,
    con il soffio delle sue labbra ucciderà l'empio.
    La giustizia sarà fascia dei suoi lombi
    e la fedeltà cintura dei suoi fianchi.
    Il lupo dimorerà insieme con l'agnello;
    il leopardo si sdraierà accanto al capretto;
    il vitello e il leoncello pascoleranno insieme
    e un piccolo fanciullo li guiderà.
    La mucca e l'orsa pascoleranno insieme;
    i loro piccoli si sdraieranno insieme.
    Il leone si ciberà di paglia, come il bue.
    Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera;
    il bambino metterà la mano nel covo del serpente velenoso.
    Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno
    in tutto il mio santo monte,
    perché la conoscenza del Signore riempirà la terra
    come le acque ricoprono il mare.
    In quel giorno avverrà
    che la radice di Iesse sarà un vessillo per i popoli.
    Le nazioni la cercheranno con ansia.
    La sua dimora sarà gloriosa.

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 71 (72)
    R. Nei suoi giorni fioriranno giustizia e pace.
    Oppure:
    R. Vieni, Signore, re di giustizia e di pace.
    O Dio, affida al re il tuo diritto,
    al figlio di re la tua giustizia;
    egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
    e i tuoi poveri secondo il diritto. R.

    Nei suoi giorni fiorisca il giusto
    e abbondi la pace,
    finché non si spenga la luna.
    E dòmini da mare a mare,
    dal fiume sino ai confini della terra. R.

    Perché egli libererà il misero che invoca
    e il povero che non trova aiuto.
    Abbia pietà del debole e del misero
    e salvi la vita dei miseri. R.

    Il suo nome duri in eterno,
    davanti al sole germogli il suo nome.
    In lui siano benedette tutte le stirpi della terra
    e tutte le genti lo dicano beato. R.

    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Ecco, viene il Signore nostro Dio con potenza grande,
    illuminerà gli occhi dei suoi servi.

    Alleluia.

    Vangelo
    Gesù esultò nello Spirito Santo.
    Dal Vangelo secondo Luca
    Lc 10,21-24

    In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
    E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».

    Parola di Dio.

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  2. PAROLE DEL SANTO PADRE
    «Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici». In questi brani traspare il senso del Natale: Dio adempie la promessa facendosi uomo; non abbandona il suo popolo, si avvicina fino a spogliarsi della sua divinità. In tal modo Dio dimostra la sua fedeltà e inaugura un Regno nuovo, che dona una nuova speranza all’umanità: la vita eterna. (Udienza generale, 21 dicembre 2016)

    Gesù non eleva al Padre un lamento, ma un inno di giubilo […] Anche noi dobbiamo gioire e lodare Dio perché le persone umili e semplici accolgono il Vangelo. Io gioisco quando io vedo questa gente semplice, questa gente umile che va in pellegrinaggio, che va a pregare, che canta, che loda, gente alla quale forse mancano tante cose ma l’umiltà li porta a lodare Dio. Nel futuro del mondo e nelle speranze della Chiesa ci sono sempre i “piccoli”: coloro che non si reputano migliori degli altri, che sono consapevoli dei propri limiti e dei propri peccati, che non vogliono dominare sugli altri, che, in Dio Padre, si riconoscono tutti fratelli. (Udienza generale, 13 gennaio 2021)

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    1. PAROLE DEL SANTO PADRE
      La redenzione, la rivelazione, la presenza di Dio nel mondo incomincia così e sempre è così. La rivelazione di Dio si fa nella piccolezza. Piccolezza, sia umiltà sia... tante cose, ma nella piccolezza. I grandi si presentano potenti, pensiamo alla tentazione di Gesù nel deserto, come Satana si presenta potente, padrone di tutto il mondo: “Io ti do tutto, se tu...”. Invece le cose di Dio incominciano germogliando, da un seme, piccole. E Gesù parla di questa piccolezza nel Vangelo […]
      In una comunità cristiana dove i fedeli, i sacerdoti, i vescovi, non prendono questa strada della piccolezza, manca futuro, crollerà. Lo abbiamo visto nei grandi progetti della storia: cristiani che cercavano di imporsi, con la forza, la grandezza, le conquiste... Ma il Regno di Dio germoglia nel piccolo, sempre nel piccolo, il seme piccolo, il seme di vita. Ma il seme da solo non può. E c’è un’altra cosa che aiuta e che dà la forza: “In quel giorno, un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore". (Omelia da Santa Marta, 3 dicembre 2019)

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  3. FAUSTI -La gioia dei discepoli si fa esultanza di Gesù, perché la Sua conoscenza di Figlio è rivelata ai piccoli.
    E' una danza di gioia del Figlio per il dono che il Padre in Lui concede agli "infanti".
    E' una meteorite caduta dal cielo giovanneo,un masso erratico abbandonato da un ghiacciaio ritiratosi su vette inaccessibili.
    Gesù rivolge queste Parole al Padre in quell'"ora" in cui rientra la missione dei settantadue.
    Rivela loro il vero motivo di gioia che fa esultare Lui stesso : la partecipazione alla Sua Comunione di Conoscenza e Amore del Padre
    Questa esultanza rimbalza poi in beatitudine per i discepoli, perché i loro occhi vedono ciò che i loro orecchi odono : il compimento di ogni promessa e profezia.
    Per tre volte si parla di gioia e per tre motivi.
    In primo luogo i discepoli gioiscono per la vittoria su satana che si compie oggi, nella loro missione.
    La storia presente è liberata.. La lotta escatologica tra Michele e il drago (Dan 12,1-3) avviene già ora nell'opera di Gesù che i discepoli continuano nel Suo Nome e sotto il Suo sguardo.
    In secondo luogo Gesù specifica che la missione non è solo vittoria su satana che precipita dalla sua posizione di dominio.
    E' anche ritorno alla condizione originaria del paradiso, in cui l'uomo riprende il suo ruolo di signore del creato.
    Nessun male, nessun veleno,neanche la morte, può danneggiarlo e avvelenargli la vita (Sap 1,14-2,24).
    In terzo luogo si dice il vero motivo di gioia : la missione non è solo vittoria sul male e ritorno al paradiso perduto. La missione dei settantadue ha portato il Regno fino agli estremi confini della terra. Gesù gioisce. Tutto è compiuto! L'Amore del Padre è amato e la Bellezza del Figlio è rispecchiata in tutti i fratelli. Ciò che Dio è per Natura, l'uomo lo diventa per Grazia.

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  4. "Soprattutto un grappolo di perle d'oro che distinguevo con gioia, mi pareva avesse la forma di una T, la facevo vedere a papà e gli dicevo che il mio nome era scritto in cielo" S. Teresina

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"PACE A VOI ! " Lc 24, 35-48