martedì 15 ottobre 2019

"IL SIGNORE DISSE : GUAI A VOI, FARISEI..." Lc 11,42-46



3 commenti:

  1. Se consideri le colpe, o Signore,
    Signore, chi ti può resistere?
    Con te è il perdono, Dio d’Israele. (Cf. Sal 129,3-4)

    Colletta
    Ci preceda e ci accompagni sempre la tua grazia, o Signore,
    perché, sorretti dal tuo paterno aiuto,
    non ci stanchiamo mai di operare il bene.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Prima Lettura
    Quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la carne con le sue passioni.
    Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
    Gal 5,18-25

    Fratelli, se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge.
    Del resto sono ben note le opere della carne: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere. Riguardo a queste cose vi preavviso, come già ho detto: chi le compie non erediterà il regno di Dio.
    Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c’è Legge.
    Quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Perciò se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito.

    Parola di Dio.


    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 1
    R. Chi ti segue. Signore, avrà la luce della vita.
    Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
    non resta nella via dei peccatori
    e non siede in compagnia degli arroganti,
    ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
    la sua legge medita giorno e notte. R.

    È come albero piantato lungo corsi d’acqua,
    che dà frutto a suo tempo:
    le sue foglie non appassiscono
    e tutto quello che fa, riesce bene. R.

    Non così, non così i malvagi,
    ma come pula che il vento disperde;
    poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,
    mentre la via dei malvagi va in rovina. R.


    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
    e io le conosco ed esse mi seguono. (Gv 10,27)

    Alleluia.

    Vangelo
    Guai a voi, farisei; guai a voi dottori della legge.
    Dal Vangelo secondo Luca
    Lc 11,42-46

    In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo».
    Intervenne uno dei dottori della Legge e gli disse: «Maestro, dicendo questo, tu offendi anche noi». Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!».

    Parola del Signore.

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  2. PAROLE DEL SANTO PADRE
    Il mondo ha bisogno di uomini e donne non chiusi, ma ricolmi di Spirito Santo. La chiusura allo Spirito Santo è non soltanto mancanza di libertà, ma anche peccato. Ci sono tanti modi di chiudersi allo Spirito Santo: nell’egoismo del proprio vantaggio, nel legalismo rigido, nella mancanza di memoria per ciò che Gesù ha insegnato, nel vivere la vita cristiana non come servizio ma come interesse personale, e così via (…) Il mondo ha bisogno dei frutti, dei doni dello Spirito Santo. (Omelia Pentecoste 24 maggio 2015)

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  3. FAUSTI – L'elemosina in Israele è dovere di giustizia – siamo in un'economia di sussistenza – perché siamo tutti fratelli. Essa salva dalla morte che è nel cuore dell'uomo e purifica da ogni peccato, perché ci rende misericordiosi come il Padre (6,36).
    Pagare le decime è offrire una parte dei prodotti ai fratelli per indicare che tutto viene dal Padre.
    La legislazione di Israele codifica questa economia del dono, con le prescrizioni sulle decime, sui poveri e sull'anno sabbatico.
    Il fariseo, almeno all'esterno, riconosce il dono di Dio anche nelle cose minime.
    In realtà, all'interno, egli rapina addirittura la gloria di Dio ed è cattivo con i fratelli.
    La norma del giudizio è la misericordia : il giusto giudizio consiste nel non giudicare, non condannare e nel dare.
    Chi ama compie tutta la Legge, anche quella sulle decime, proprio perché riconosce che tutto è dono della Misericordia di Dio e dà tutto ciò che ha.
    Esattamente il contrario di quanto fa il fariseo.
    Invece di amare Dio e il prossimo, il fariseo ama se stesso con tutto il cuore , con tutto l'animo, si mette al centro di tutto, facendo dell'io il suo dio.
    I farisei sono come sepolcri non segnalati.
    Paradossalmente segnalati da quella luce di cui si ammantano nella pretesa di sembrare giusti .
    La loro bontà è imbiancatura di sepolcro, la loro vita è oscurità di morte.
    Sono detentori del potere culturale , definiscono e programmano quanto gli altri devono fare per essere salvi. Aggravano il giogo della Legge attaccandovi a rimorchio un carro di prescrizioni supplementari . È il carico pesante di chi ha la pretesa di salvarsi.
    Il giogo di Gesù invece è dolce e il Suo carico leggero (Mt 11,30).
    La Sua Misericordia ci alleggerisce sempre più, svuotandoci di ogni rapina e iniquità.

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"PACE A VOI ! " Lc 24, 35-48