mercoledì 9 ottobre 2019

"CHIEDETE E VI SARA' DATO, CERCATE E TROVERETE, BUSSATE..." Lc 11,5-13




5 commenti:

  1. PAROLE DEL SANTO PADRE

    Il Signore ci ha detto: “chiedete e vi sarà dato”. Prendiamo anche questa parola e abbiamo fiducia, ma sempre con fede e mettendoci in gioco. E questo è il coraggio che ha la preghiera cristiana: se una preghiera non è coraggiosa non è cristiana. (Santa Marta, 12 gennaio 2018)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Antifona
      Tutte le cose sono in tuo potere
      e nessuno può opporsi alla tua volontà.
      Tu hai fatto il cielo e la terra
      e tutte le meraviglie che si trovano sotto il firmamento:
      tu sei il Signore di tutte le cose. (Cf. Est. 4,17b-c)


      Colletta
      Dio onnipotente ed eterno,
      che esaudisci le preghiere del tuo popolo
      oltre ogni desiderio e ogni merito,
      effondi su di noi la tua misericordia:
      perdona ciò che la coscienza teme
      e aggiungi ciò che la preghiera non osa sperare.
      Per il nostro Signore Gesù Cristo.

      Prima Lettura
      Ecco, sta per venire il giorno rovente come un forno.
      Dal libro del profeta Malachìa
      Ml 3,13-20a

      Duri sono i vostri discorsi contro di me – dice il Signore – e voi andate dicendo: «Che cosa abbiamo detto contro di te?». Avete affermato: «È inutile servire Dio: che vantaggio abbiamo ricevuto dall’aver osservato i suoi comandamenti o dall’aver camminato in lutto davanti al Signore degli eserciti? Dobbiamo invece proclamare beati i superbi che, pur facendo il male, si moltiplicano e, pur provocando Dio, restano impuniti».
      Allora parlarono tra loro i timorati di Dio. Il Signore porse l’orecchio e li ascoltò: un libro di memorie fu scritto davanti a lui per coloro che lo temono e che onorano il suo nome. Essi diverranno – dice il Signore degli eserciti – la mia proprietà particolare nel giorno che io preparo. Avrò cura di loro come il padre ha cura del figlio che lo serve. Voi allora di nuovo vedrete la differenza fra il giusto e il malvagio, fra chi serve Dio e chi non lo serve.
      Ecco infatti: sta per venire il giorno rovente come un forno. Allora tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come paglia; quel giorno, venendo, li brucerà – dice il Signore degli eserciti – fino a non lasciar loro né radice né germoglio. Per voi, che avete timore del mio nome, sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia.

      Parola di Dio.

      Salmo Responsoriale
      Dal Sal 1
      R. Beato l’uomo che confida nel Signore.
      Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
      non resta nella via dei peccatori
      e non siede in compagnia degli arroganti,
      ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
      la sua legge medita giorno e notte. R.

      È come albero piantato lungo corsi d’acqua,
      che dà frutto a suo tempo:
      le sue foglie non appassiscono
      e tutto quello che fa, riesce bene. R.

      Non così, non così i malvagi,
      ma come pula che il vento disperde;
      poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,
      mentre la via dei malvagi va in rovina. R.


      Acclamazione al Vangelo
      Alleluia, alleluia.

      Apri, Signore, il nostro cuore
      e accoglieremo le parole del Figlio tuo. (Cf. At 16,14b)

      Alleluia.

      Vangelo
      Chiedete e vi sarà dato.
      Dal Vangelo secondo Luca
      Lc 11,5-13

      In quel tempo, Gesù disse ai discepoli:
      «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”; e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.
      Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
      Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».

      Parola del Signore.

      Elimina
    2. PAROLE DEL SANTO PADRE
      Con queste parole Gesù fa capire che Dio risponde sempre, che nessuna preghiera resterà inascoltata, perché? Perché Lui è Padre, e non dimentica i suoi figli che soffrono. Certo, queste affermazioni ci mettono in crisi, perché tante nostre preghiere sembra che non ottengano alcun risultato. Quante volte abbiamo chiesto e non ottenuto – ne abbiamo l’esperienza tutti – quante volte abbiamo bussato e trovato una porta chiusa? Gesù ci raccomanda, in quei momenti, di insistere e di non darci per vinti. La preghiera trasforma sempre la realtà, sempre. Se non cambiano le cose attorno a noi, almeno cambiamo noi, cambia il nostro cuore. Gesù ha promesso il dono dello Spirito Santo ad ogni uomo e a ogni donna che prega. Possiamo essere certi che Dio risponderà. L’unica incertezza è dovuta ai tempi, ma non dubitiamo che Lui risponderà. Magari ci toccherà insistere per tutta la vita, ma Lui risponderà. Ce lo ha promesso: Lui non è come un padre che dà una serpe al posto di un pesce. Non c’è nulla di più certo: il desiderio di felicità che tutti portiamo nel cuore un giorno si compirà. (Udienza generale, 9 gennaio 2019)

      Elimina
    3. San Paolo :"...Voglio dunque che gli uomini preghino, dovunque si trovino, alzando al cielo mani pure, senza ira e senza contese"
      (1Tm 2,1-8)

      Elimina
  2. FAUSTI – Questa parabola è un commento a .”Dacci oggi il nostro pane di domani”. Ci esorta a una preghiera sostenuta dalla fede “sfacciata” nell'amico che dorme.
    L'inizio e la fine parlano di tre pani di cui abbiamo bisogno, da donare all'amico in cammino nella notte. Si tratta dell'Eucaristia, che mette Lui in Comunione di vita con noi e noi con chi ancora viaggia nelle tenebre. Associati a Lui che si prende cura di noi, anche noi possiamo prenderci cura degli altri, nei quali vediamo Lui caricato dei nostri mali.
    L'Eucaristia realmente ci trasforma in Lui. Essa è l'esaudimento pieno della preghiera al Padre . Riceviamo quel pane che ci permette di gridare :”Abbà” , e accogliamo ciò che da sempre desidera darci, Suo Figlio come nostra Vita.
    Ma il dono Eucaristico esige una fede “sfacciata” , davanti alla porta chiusa, capace di varcare la soglia della casa del Padre ed entrare nel riposo dei figli.
    La sfacciataggine consiste nel credere che il sonno dell'amico è il luogo stesso in cui siamo esauditi . La Sua morte è il dono della Sua Vita, fatta per noi pane di domani.
    L'Eucaristia, celebrata con fede sicura nel sonno dell'amico che si risveglia, è la preghiera dove otteniamo quel pane che chiediamo al Padre per donarlo ai fratelli. Questo pane trasfigura il nostro volto in quello del Figlio, che tutto riceve e tutto dà, e ama pienamente come pienamente è amato.
    Egli ci dà “molto di più di quanto possiamo domandare o pensare”(Ef 3,20) : essendo Amore infinito, desidera dare tutto Se stesso, non si nega a nessuno e si comunica a ciascuno secondo il suo desiderio.
    Questa è l'unica misura del dono. E il Suo Dono è lo Spirito Santo, Dio stesso come Amore mutuo Padre/Figlio.
    Il tema dominante è la paternità di Dio, che si esprime nel “dare”. Ma per questo bisogna chiedere. Non perché Lui ignori o trascuri il nostro bisogno, ma perchè il dono può essere ricevuto solo da chi lo desidera.
    Se Lui tarda nel dare, è solo perché il desiderio cresca ; non esaudisce perché la dilazione lo dilati, perchè purifichiamo la nostra richiesta e chiediamo non più un dono, ma Lui in dono.
    La pedagogia del Padre ci fa passare dai bisogni che abbiamo al bisogno che siamo.
    Se abbiamo bisogno dei Suoi doni, siamo soprattutto bisognosi di Lui.
    Dalla ricerca delle consolazioni del Padre, dobbiamo passare a cercare il Padre delle consolazioni.
    Quando non cercheremo più noi stessi in Lui, troveremo Lui stesso in noi.
    Saremo figli che amano e conoscono il Padre come da Lui sono amati e conosciuti.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

"PACE A VOI ! " Lc 24, 35-48