mercoledì 27 novembre 2019

"RALLEGRATEVI ED ALZATE IL CAPO, LA VOSTRA LIBERAZIONE E' VICINA" Lc 21,20-28




4 commenti:

  1. Colore Liturgico Rosso
    Antifona
    Non ci sia per noi altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo.
    La parola della croce, per noi salvati, è potenza di Dio. (Cf. Gal 6,14; 1Cor 1,18)



    Colletta
    O Dio, origine e fonte di ogni paternità,
    che nel martirio hai reso fedeli alla croce del tuo Figlio
    fino all’effusione del sangue
    sant’Andrea [Dung-Lac] e i suoi compagni,
    per la loro intercessione concedi a noi
    di diffondere il tuo amore tra i fratelli
    per chiamarci ed essere tuoi figli.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.

    Prima Lettura
    È caduta Babilònia la grande.
    Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo
    Ap 18, 1-2.21-23; 19,1-3.9a

    Io, Giovanni, vidi un altro angelo discendere dal cielo con grande potere, e la terra fu illuminata dal suo splendore.
    Gridò a gran voce:
    «È caduta, è caduta Babilònia la grande,
    ed è diventata covo di demòni,
    rifugio di ogni spirito impuro,
    rifugio di ogni uccello impuro
    e rifugio di ogni bestia impura e orrenda».
    Un angelo possente prese allora una pietra, grande
    come una macina, e la gettò nel mare esclamando:
    «Con questa violenza sarà distrutta
    Babilònia, la grande città,
    e nessuno più la troverà.
    Il suono dei musicisti,
    dei suonatori di cetra, di flauto e di tromba,
    non si udrà più in te;
    ogni artigiano di qualsiasi mestiere
    non si troverà più in te;
    il rumore della macina
    non si udrà più in te;
    la luce della lampada
    non brillerà più in te;
    la voce dello sposo e della sposa
    non si udrà più in te.
    Perché i tuoi mercanti erano i grandi della terra
    e tutte le nazioni dalle tue droghe furono sedotte».
    Dopo questo, udii come una voce potente
    di folla immensa nel cielo che diceva:
    «Alleluia!
    Salvezza, gloria e potenza
    sono del nostro Dio,
    perché veri e giusti sono i suoi giudizi.
    Egli ha condannato la grande prostituta
    che corrompeva la terra con la sua prostituzione,
    vendicando su di lei
    il sangue dei suoi servi!».
    E per la seconda volta dissero:
    «Alleluia!
    Il suo fumo sale nei secoli dei secoli!».
    Allora l’angelo mi disse: «Scrivi: Beati gli invitati
    al banchetto di nozze dell’Agnello!».

    Parola di Dio.


    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 99 (100)
    R. Beati gli invitati al banchetto di nozze dell’Agnello!
    Acclamate il Signore, voi tutti della terra,
    servite il Signore nella gioia,
    presentatevi a lui con esultanza. R.

    Riconoscete che solo il Signore è Dio:
    egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
    suo popolo e gregge del suo pascolo. R.

    Varcate le sue porte con inni di grazie,
    i suoi atri con canti di lode,
    lodatelo, benedite il suo nome. R.

    Perché buono è il Signore,
    il suo amore è per sempre,
    la sua fedeltà di generazione in generazione. R.


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  2. Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Risollevatevi e alzate il capo,
    perché la vostra liberazione è vicina. (Lc 21,28)

    Alleluia.

    Vangelo
    Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti.
    Dal Vangelo secondo Luca
    Lc 21,20-28

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
    «Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti.
    Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».

    Parola del Signore.
    PAROLE DEL SANTO PADRE
    È bello ascoltare questa Parola di incoraggiamento: risollevarci e alzare il capo perché proprio nei momenti in cui tutto sembra finito il Signore viene a salvarci; attenderlo con gioia anche nel cuore delle tribolazioni, nelle crisi della vita e nei drammi della storia. Attendere il Signore. Ma come si fa ad alzare il capo, a non farci assorbire dalle difficoltà, dalle sofferenze, dalle sconfitte? Gesù ci indica la via con un richiamo forte: «State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano […]. Vegliate in ogni momento pregando» (Angelus, 28 novembre 2021)

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  3. FAUSTI - All'attesa dell'uomo corrisponde l'Avvento di Dio.
    Egli colma il nostro desiderio con il dono della Sua Realtà.
    La storia umana è un tendere inquieto a Lui, nostro luogo naturale, si placa solo nell'incontro con Lui. Siamo fatti per Lui, perchè Lui si è fatto per noi . Ma quando e come viene a noi?
    Il Vangelo ce lo rivela : tre sono le Sue venute : quella passata, che si compie nel cammino di morte e resurrezione; quella presente, che si attua nel nostro essere associati al Suo mistero;
    quella futura anticipata per ciascuno nella morte ed estesa a tutti alla fine del mondo.
    La Sua prima venuta, è il “modulo” di ogni storia personale e collettiva, presente e futura.
    In Lui si è già compiuto il tempo : il Suo destino di Figlio dell'uomo è quello di ogni uomo e dell' umanità intera, che in Lui si ricapitola.
    Il Suo Avvento , quindi, non è da restringere al tempo finale : dà invece ad ogni tempo il suo valore definitivo, associandolo al mistero del Figlio dell'uomo.
    La Sua Morte e Resurrezione, cuore del presente e del futuro, ci dà la chiave di lettura della storia.
    La Sua venuta passata determina la nostra fede ; quella futura la nostra speranza ;
    quella presente la nostra carità.
    Il passato e il futuro stanno al presente come la memoria e il progetto all'azione.
    Il presente, come è spinto dal passato verso il suo futuro, così è da questo attirato secondo una memoria amata che si è fatta progetto desiderato.
    Per l'intelligenza è più importante il passato, per la volontà il futuro.
    Ma ambedue hanno la loro realtà al presente, in cui si congiungono e danno significato e senso all'azione umana.
    Questo brano è costruito su una contrapposizione .
    Da una parte i grandi sconvolgimenti cosmici e gli uomini che muoiono della loro paura di morire , dall' altra la Parola del Signore che dà fiducia e garantisce che proprio qui avviene la nostra liberazione. La venuta del Figlio dell'uomo non è qualcosa di tremendo. E' il compimento di ogni desiderio : l'incontro con il Signore.
    La nostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio , e quando apparirà Cristo, la nostra Vita, anche noi saremo manifestati con Lui nella Gloria (Col. 3,3).
    Colui che ama il Signore , grida : “Maranà – tha . Vieni, o Signore” E lo Sposo dice il Suo sì :”Sì, verrò presto” (Ap 22,17...).
    Gli sconvolgimenti cosmici - e la nostra stessa morte – sono eventi naturali.
    Il loro carattere tragico è dovuto al nostro peccato, che ce li fa leggere con gli occhiali della nostra paura e ci fa agire di conseguenza.
    In realtà andiamo incontro a Colui che viene a darci il Regno , ed è il “Fine” stesso della creazione.
    Allora la storia avrà raggiunto il suo compimento.

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  4. PAROLE DEL SANTO PADRE
    La Parola di Dio ci introduce oggi, in modo speciale, nel significato del tempo, nel capire che il tempo non è una realtà estranea a Dio, semplicemente perché Egli ha voluto rivelarsi e salvarci nella storia, nel tempo. Dunque, ci manifesta come il tempo che è stato - per così dire - "toccato" da Cristo, il Figlio di Dio e di Maria, e da Lui ha ricevuto significati nuovi e sorprendenti: è diventato il “tempo salvifico”, cioè il tempo definitivo di salvezza e di grazia. Contemporaneamente il dono stesso per cui ringraziamo è anche motivo di esame di coscienza, di revisione della vita personale e comunitaria, del domandarci: com’è il nostro modo di vivere? Viviamo da persone battezzate in Cristo, unte dallo Spirito, riscattate, libere? Oppure viviamo secondo la logica mondana, corrotta, facendo quello che il diavolo ci fa credere sia il nostro interesse?

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"PACE A VOI ! " Lc 24, 35-48