mercoledì 20 novembre 2019

"MENTRE EGLI PROCEDEVA, STENDEVANO I LORO MANTELLI SULLA VIA" Lc 19, 29-40



 

2 commenti:

  1. Lc 19 GESU' A GERUSALEMME

    Ingresso di Gesù in Gerusalemme
    Quando fu vicino a Bètfage e a Betània, presso il monte detto degli Ulivi, inviò due discepoli dicendo: «Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale non è mai salito nessuno. Slegatelo e conducetelo qui. E se qualcuno vi domanda: «Perché lo slegate?», risponderete così: «Il Signore ne ha bisogno»». Gli inviati andarono e trovarono come aveva loro detto. Mentre slegavano il puledro, i proprietari dissero loro: «Perché slegate il puledro?». Essi risposero: «Il Signore ne ha bisogno». Lo condussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero salire Gesù. Mentre egli avanzava, stendevano i loro mantelli sulla strada. Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quando tutta la folla dei discepoli, pieni di gioia, cominciò a lodare Dio a gran voce per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo:

    «Benedetto colui che viene,
    il re, nel nome del Signore.
    Pace in cielo
    e gloria nel più alto dei cieli!».
    Alcuni farisei tra la folla gli dissero: «Maestro, rimprovera i tuoi discepoli».
    Ma egli rispose: «Io vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre».

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  2. FAUSTI – E' la venuta del Messia, l'inizio del Suo Regno. Si compiono le Parole dette da Gesù dopo la Sua prima lamentazione su Gerusalemme . “Non mi vedrete più fin al tempo in cui direte . Benedetto Colui che viene nel Nome del Signore” (13,35). Si compie pure la promessa cantata nel Natale :”Gloria a Dio negli altissimi”. Viene il Signore della Pace, l'Erede al trono di Davide, che regnerà senza fine. Viene in umiltà e mitezza.per questo subirà il rifiuto.
    Questa momentanea accoglienza gioiosa è prefigurazione della Festa finale,quando tutti gli uomini avranno accettato la Sua umiltà e mitezza.
    Allora Lui sarà il Signore di tutti ; e ci sarà soltanto il Signore, e il Suo Nome sarà Uno.
    I farisei e i discepoli chiesero “quando” e “dove” viene il Regno.
    Gesù mostra come viene il Re.
    Perché il Regno viene sempre e ovunque è accolto e riconosciuto Lui, che viene qui e oa come Figlio dell'uomo sofferente.
    Questa Sua venuta è il Mistero stesso di Dio e del Suo Regno, oscuro anche ai Discepoli, perché si rivela nella piccolezza del pellegrino che va a Gerusalemme per essere preso, gettato e nascosto.
    E' una Gloria ben diversa da quella che tutti si aspettavano.La salvezza, che tutti in fondo desiderano, consiste nell'accogliere questo Messia povero, , sempre in viaggio e sempre alla porta che bussa.
    Chi Lo accoglie , entra nel Regno, accolto da Colui che accoglie.
    Egli viene e verrà sempre allo stesso modo in cui L'abbiamo già visto venire.
    La Sua venuta passata ci serve a riconoscere quella presente e a camminare verso quella futura.
    La scena si svolge a oriente di Gerusalemme, sul Monte degli Ulivi, da dove si attendeva la salvezza definitiva (Zc 14,4-9).
    Il Salmo 118, gridato dalla folla dei discepoli,richiama la Festa delle Capanne,.ricordo del passaggio al deserto alla terra promessa, fine della povertà e inizio dell'abbondanza dei frutti.
    Seguirà il pianto di Gesù, Sua ultima fatica, e la Sua visita al Tempio.
    L'unzione messianica , anticipata a Betania, (Mc 14,3-9) qui è come compiuta dall'ondeggiare degli ulivi, che ungono il Re mentre viene nel Suo Regno e Lo temprano per la lotta notturna di cui tra pochi giorni saranno spettatori.
    L'asinello, immagine del Suo Messianismo, è il protagonista del brano.La scena del suo reperimento è descritta due volte,prima come previsione, poi come evento.
    La Parola del Signore, infatti, precede e crea la realtà.
    Inoltre il racconto di ciò che Lui ha fatto è profezia di quanto il discepolo stesso farà.
    Dopo Gerico, con il cieco e con Zaccheo, anche noi siamo in grado di vedere e accogliere il nostro Salvatore e Signore nel Figlio dell'uomo, ormai al termine del Suo cammino di Samaritano.
    Per molti aspetti il brano allude al Natale, Suo ingresso nel mondo.
    Come ha iniziato, così conclude la Sua Missione.

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"PACE A VOI ! " Lc 24, 35-48