mercoledì 20 novembre 2019

"GESU', QUANDO FU VICINO A GERUSALEMME, ALLA VISTA DELLA CITTA' PIANSE SU DI ESSA" Lc 19, 41 - 44








2 commenti:

  1. Antifona
    Dice il Signore:
    «Io ho progetti di pace e non di sventura.
    Voi mi invocherete e io vi esaudirò:
    vi radunerò da tutte le nazioni dove vi ho disperso». ( Ger 29,11-12.14)

    Colletta
    Il tuo aiuto, Signore Dio nostro,
    ci renda sempre lieti nel tuo servizio,
    perché solo nella dedizione a te, fonte di ogni bene,
    possiamo avere felicità piena e duratura.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo.


    Prima Lettura
    Cammineremo nell'alleanza dei nostri padri.
    Dal primo libro dei Maccabèi
    1Mac 2,15-29

    In quei giorni, i messaggeri del re, incaricati di costringere all'apostasia, vennero nella città di Modin per indurre a offrire sacrifici. Molti Israeliti andarono con loro; invece Mattatìa e i suoi figli si raccolsero in disparte.
    I messaggeri del re si rivolsero a Mattatìa e gli dissero: «Tu sei uomo autorevole, stimato e grande in questa città e sei sostenuto da figli e fratelli. Su, fatti avanti per primo e adempi il comando del re, come hanno fatto tutti i popoli e gli uomini di Giuda e quelli rimasti a Gerusalemme; così tu e i tuoi figli passerete nel numero degli amici del re e tu e i tuoi figli avrete in premio oro e argento e doni in quantità».
    Ma Mattatìa rispose a gran voce: «Anche se tutti i popoli che sono sotto il dominio del re lo ascoltassero e ognuno abbandonasse la religione dei propri padri e volessero tutti aderire alle sue richieste, io, i miei figli e i miei fratelli cammineremo nell'alleanza dei nostri padri. Non sia mai che abbandoniamo la legge e le tradizioni. Non ascolteremo gli ordini del re per deviare dalla nostra religione a destra o a sinistra».
    Quando ebbe finito di pronunciare queste parole, si avvicinò un Giudeo alla vista di tutti per sacrificare sull'altare di Modin secondo il decreto del re. Ciò vedendo, Mattatìa arse di zelo; fremettero le sue viscere e fu preso da una giusta collera. Fattosi avanti di corsa, lo uccise sull'altare; uccise nel medesimo tempo il messaggero del re, che costringeva a sacrificare, e distrusse l'altare. Egli agiva per zelo verso la legge, come aveva fatto Fineès con Zambrì, figlio di Salom. La voce di Mattatìa tuonò nella città: «Chiunque ha zelo per la legge e vuole difendere l'alleanza mi segua!». Fuggì con i suoi figli tra i monti, abbandonando in città quanto possedevano.
    Allora molti che ricercavano la giustizia e il diritto scesero nel deserto, per stabilirvisi.

    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 49 (50)
    R. A chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio.
    Parla il Signore, Dio degli dèi,
    convoca la terra da oriente a occidente.
    Da Sion, bellezza perfetta,
    Dio risplende. R.

    Davanti a me riunite i miei fedeli,
    che hanno stabilito con me l'alleanza
    offrendo un sacrificio.
    I cieli annunciano la sua giustizia:
    è Dio che giudica. R.

    Offri a Dio come sacrificio la lode
    e sciogli all'Altissimo i tuoi voti;
    invocami nel giorno dell'angoscia:
    ti libererò e tu mi darai gloria. R.

    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Oggi non indurite il vostro cuore,
    ma ascoltate la voce del Signore. (Cf. Sal 94 (95),8ab)

    Alleluia.

    Vangelo
    Se avessi compreso quello che porta alla pace!
    Dal Vangelo secondo Luca
    Lc 19,41-44

    In quel tempo, Gesù, quando fu vicino a Gerusalemme, alla vista della città pianse su di essa dicendo:
    «Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi.
    Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata».

    Parola del Signore.

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  2. PAROLE DEL SANTO PADRE
    Ma anche oggi Gesù piange, perché noi abbiamo preferito la strada delle guerre, la strada dell’odio, la strada delle inimicizie. Siamo vicini al Natale: ci saranno luci, ci saranno feste, alberi luminosi, anche presepi... tutto truccato: il mondo continua a fare la guerra, a fare le guerre. Il mondo non ha compreso la strada della pace. (…) Cosa rimane? Rovine, migliaia di bambini senza educazione, tanti morti innocenti, tanti! E tanti soldi nelle tasche dei trafficanti di armi. Una volta, Gesù ha detto: ‘Non si può servire due padroni: o Dio, o le ricchezze’. La guerra è proprio la scelta per le ricchezze: ‘Facciamo armi, così l’economia si bilancia un po’, e andiamo avanti con il nostro interesse’. C’è una parola brutta del Signore: ‘Maledetti!’. Perché Lui ha detto: ‘Benedetti gli operatori di pace!’. Questi che operano la guerra, che fanno le guerre, sono maledetti, sono delinquenti. Una guerra si può giustificare – fra virgolette – con tante, tante ragioni. Ma quando tutto il mondo, come è oggi, è in guerra, tutto il mondo! È una guerra mondiale – a pezzi: qui, là, là, dappertutto … - non c’è giustificazione. E Dio piange. Gesù piange. (…) Ci farà bene, anche a noi, chiedere la grazia del pianto per questo mondo che non riconosce la strada della pace, che vive per fare la guerra, col cinismo di dire di non farla. Chiediamo la conversione del cuore. (…) che il mondo ritrovi la capacità di piangere per le sue criminalità, per quello che fa con le guerre. (Omelia Santa Marta 19 novembre 2015)
    Ma dove è il pericolo? Lasciarsi scivolare lentamente perché è una caduta con anestesia, tu non te ne accorgi, ma lentamente si scivola, si relativizzano le cose e si perde la fedeltà a Dio. E quante volte noi dimentichiamo il Signore ed entriamo in negoziato con altri dèi: il denaro, la vanità, l’orgoglio. Ma questo si fa lentamente e se non c’è la grazia di Dio, si perde tutto. (Omelia da Santa Marta ( 13 febbraio 2020)

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"PACE A VOI ! " Lc 24, 35-48