giovedì 14 novembre 2019

"...FINO AL GIORNO IN CUI NOE' ENTRO' NELL' ARCA E VENNE IL DILUVIO" Lc 17, 26-37



 

2 commenti:

  1. Prima Lettura
    Se sono riusciti a conoscere tanto da poter esplorare il mondo, come mai non ne hanno trovato più facilmente il sovrano?
    Dal libro della Sapienza
    Sap 13,1-9

    Davvero vani per natura tutti gli uomini
    che vivevano nell’ignoranza di Dio,
    e dai beni visibili non furono capaci di riconoscere colui che è,
    né, esaminandone le opere, riconobbero l’artefice.
    Ma o il fuoco o il vento o l’aria veloce,
    la volta stellata o l’acqua impetuosa o le luci del cielo
    essi considerarono come dèi, reggitori del mondo.
    Se, affascinati dalla loro bellezza, li hanno presi per dèi,
    pensino quanto è superiore il loro sovrano,
    perché li ha creati colui che è principio e autore della bellezza.
    Se sono colpiti da stupore per la loro potenza ed energia,
    pensino da ciò quanto è più potente colui che li ha formati.
    Difatti dalla grandezza e bellezza delle creature
    per analogia si contempla il loro autore.
    Tuttavia per costoro leggero è il rimprovero,
    perché essi facilmente s’ingannano
    cercando Dio e volendolo trovare.
    Vivendo in mezzo alle sue opere, ricercano con cura
    e si lasciano prendere dall’apparenza
    perché le cose viste sono belle.
    Neppure costoro però sono scusabili,
    perché, se sono riusciti a conoscere tanto
    da poter esplorare il mondo,
    come mai non ne hanno trovato più facilmente il sovrano?

    Parola di Dio.


    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 18 (19)
    R. I cieli narrano la gloria di Dio.
    I cieli narrano la gloria di Dio,
    l’opera delle sue mani annuncia il firmamento.
    Il giorno al giorno ne affida il racconto
    e la notte alla notte ne trasmette notizia. R.

    Senza linguaggio, senza parole,
    senza che si oda la loro voce,
    per tutta la terra si diffonde il loro annuncio
    e ai confini del mondo il loro messaggio. R.


    Acclamazione al Vangelo
    Alleluia, alleluia.

    Risollevatevi e alzate il capo,
    perché la vostra liberazione è vicina. (Lc 21,28)

    Alleluia.

    Vangelo
    Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà.
    Dal Vangelo secondo Luca
    Lc 17,26-37

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
    «Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti.
    Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà.
    In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot.
    Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva.
    Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrà portato via e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà portata via e l’altra lasciata».
    Allora gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi».

    Parola del Signore.

    PAROLE DEL SANTO PADRE
    “E poi ci sono tante persone, cristiani e non cristiani, che “perdono la propria vita” per la verità. Non abbiate paura di andare controcorrente, quando ci vogliono rubare la speranza, quando ci propongono questi valori che sono avariati, valori come il pasto andato a male e quando un pasto è andato a male, ci fa male; questi valori ci fanno male. Dobbiamo andare controcorrente! E voi giovani, siate i primi: Andate controcorrente e abbiate questa fierezza di andare proprio controcorrente. Avanti, siate coraggiosi e andate controcorrente! E siate fieri di farlo!” (Angelus 23 giugno 2013)

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  2. FAUSTI – Anche se il male è forte, colui che tiene in un otre gli abissi del mare (Sl 33,7), non ha perso il controllo della storia umana.
    Anzi, si serve di tutto perché alla fine si compia ciò che la Sua Mano e il Suo Cuore hanno preordinato che avvenga : il bene dell'uomo (Rom 8,28).
    Il fine di tutto non è il trionfo della morte, bensì della vita.
    E' il Regno di Dio.
    Esso è già presente in mezzo a noi sotto il segno della croce.
    Per questo sembra che vinca il male, ma è in realtà l'astuzia del bene, che vince perdendo.
    Tutto sarà chiaro nel giorno del Figlio dell'uomo, la cui venuta riempie di speranza il credente e illumina ogni sua decisione attuale.
    Egli conosce la Parola di Dio sul futuro, si fida e su di Essa orienta la propria vita.
    E' come Noè e Lot, che si preparano attivamente alla salvezza ,mentre i loro contemporanei, come tutti i contemporanei di sempre, non si accorgono di nulla :
    dimentichi di Dio e incurvati sulla terra, sono intenti a mangiare e bere, sposarsi e maritarsi, comprare e vendere, piantare e edificare.
    Anche il discepolo si occupa di queste stesse cose.
    Ma senza preoccuparsene e con spirito diverso.
    Cerca innanzitutto il Regno, e sa che il resto è donato in aggiunta a chi conosce il Padre (12,30).
    Il giudizio finale è anticipato nel presente quotidiano, in cui si mangia e si beve.
    La storia profana è il luogo della salvezza di Dio ; basta viverla col lievito del Regno, piuttosto che col lievito dei farisei.
    All'inizio i farisei domandano . “Quando” , alla fine i discepoli domandano “Dove” è il Regno.
    E Gesù risponde ai primi : “Ora, ma in modo nascosto” ; ai secondi . “Ovunque , e in modo manifesto”.
    Il tempo e lo spazio sono le coordinate che delimitano e definiscono l'esistenza umana.
    Ma il Regno non si situa in un dove e in un quando puntuali ; abbraccia invece ogni momento e ogni luogo.
    Avviene dove e quando l'uomo orienta la propria vita secondo il giudizio di Dio.
    Egli si rivelerà alla fine, quando ogni storia scoprirà il proprio non senso senza di Lui.
    Il vuoto della Sua assenza porterà tutti a desiderarlo.
    L'incapacità di salvarsi farà incontrare a tutti il Salvatore.
    Allora sarà accolto Colui che è già venuto per salvare tutti.
    E saremo tutti accolti nel Padre!,

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"PACE A VOI ! " Lc 24, 35-48