mercoledì 4 dicembre 2019

"SIMONE, SIMONE... IO HO PREGATO PER TE" Lc 22, 31-38


 

3 commenti:

  1. Luca 22:31-38
    Gesù predice il rinnegamento di Pietro
    =(Gv 13:31-38; Mt 26:30-35; Mr 14:29-31)
    31 «Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano; 32 ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli». 33 Pietro gli disse: «Signore, sono pronto ad andare con te in prigione e alla morte». 34 E Gesù: «Pietro, io ti dico che oggi il gallo non canterà, prima che tu abbia negato tre volte di conoscermi».
    35 Poi disse loro: «Quando vi mandai senza borsa, senza sacca da viaggio e senza calzari, vi è forse mancato qualcosa?» Essi risposero: «Niente». Ed egli disse loro: 36 «Ma ora, chi ha una borsa, la prenda; così pure una sacca; e chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una. 37 Perché io vi dico che in me dev'essere adempiuto ciò che è scritto: "Egli è stato contato tra i malfattori". Infatti, le cose che si riferiscono a me, stanno per compiersi». 38 Ed essi dissero: «Signore, ecco qui due spade!» Ma egli disse loro: «Basta!»

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  2. da Fausti - E' l'ultima parte delle Parole d'addio di Gesù.
    Egli prevede la situazione dei Suoi nell'ora della prova. Conosce la difficoltà di Pietro e di tutti, quando, come è scritto:” Egli condividerà la sorte dei malfattori “percuoterò il Pastore e le pecore saranno disperse” (Mc 14,27).
    Ma la fedeltà, la Grazia e l'Amore del Signore, lungi dal venir meno, si manifesteranno pienamente nei cedimenti dei discepoli. Il nostro peccato, oltre che luogo dell'incontro e della conoscenza di Dio, è l'unica misura della Sua Misericordia.
    Luca pone in risalto la posizione di Pietro : satana lo mette al vaglio. Ma Gesù ha già pregato perché nella sua caduta , invece di disperare di sé, speri in Lui.
    Pietro passerà dalla sua presunta giustizia e dal proprio amore per il Signore alla giustificazione e all'Amore del Signore per lui.
    Non sarà lui a morire per Cristo, ma Cristo a morire per lui.
    La salvezza non è il mio amore per Dio, ma il Suo Amore per me.
    Pietro qui compirà il difficile passaggio dalla legge al vangelo, per giungere alla conoscenza di Gesù come suo Signore, che lo “ha amato e ha dato Se Stesso” per lui. (Fil 3,8).
    “Il giusto vivrà di fede” (Ab 2,4) significa che il giusto vive della fedeltà del Signore a lui : nulla può separarlo dall'Amore che Dio ha per lui in Cristo Gesù (Rom 8,39).
    Pietro avrà poi la funzione di confermare i suoi fratelli in questa fede nella Sua Fedeltà, che è il fondamento della Chiesa.
    Davanti al compiersi del destino del Signore, la Croce sarà scandalo per tutti.
    Sarà necessario spogliarsi di tutto, per acquistare la sola spada che dà vittoria. Quella che esce dalla Bocca di Cristo (Ap 1,16), è la Sua Parola che ci porta all'obbedienza e all'abbandono fiducioso nel Padre.
    Questa ,e non altre spade, sarà la nostra unica forza.

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  3. da Fausti - E' l'ultima parte delle Parole d'addio di Gesù.
    Egli prevede la situazione dei Suoi nell'ora della prova. Conosce la difficoltà di Pietro e di tutti, quando, come è scritto:” Egli condividerà la sorte dei malfattori “percuoterò il Pastore e le pecore saranno disperse” (Mc 14,27).
    Ma la fedeltà, la Grazia e l'Amore del Signore, lungi dal venir meno, si manifesteranno pienamente nei cedimenti dei discepoli. Il nostro peccato, oltre che luogo dell'incontro e della conoscenza di Dio, è l'unica misura della Sua Misericordia.
    Luca pone in risalto la posizione di Pietro : satana lo mette al vaglio. Ma Gesù ha già pregato perché nella sua caduta , invece di disperare di sé, speri in Lui.
    Pietro passerà dalla sua presunta giustizia e dal proprio amore per il Signore alla giustificazione e all'Amore del Signore per lui.
    Non sarà lui a morire per Cristo, ma Cristo a morire per lui.
    La salvezza non è il mio amore per Dio, ma il Suo Amore per me.
    Pietro qui compirà il difficile passaggio dalla legge al vangelo, per giungere alla conoscenza di Gesù come suo Signore, che lo “ha amato e ha dato Se Stesso” per lui. (Fil 3,8).
    “Il giusto vivrà di fede” (Ab 2,4) significa che il giusto vive della fedeltà del Signore a lui : nulla può separarlo dall'Amore che Dio ha per lui in Cristo Gesù (Rom 8,39).
    Pietro avrà poi la funzione di confermare i suoi fratelli in questa fede nella Sua Fedeltà, che è il fondamento della Chiesa.
    Davanti al compiersi del destino del Signore, la Croce sarà scandalo per tutti.
    Sarà necessario spogliarsi di tutto, per acquistare la sola spada che dà vittoria. Quella che esce dalla Bocca di Cristo (Ap 1,16), è la Sua Parola che ci porta all'obbedienza e all'abbandono fiducioso nel Padre.
    Questa ,e non altre spade, sarà la nostra unica forza.

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"PACE A VOI ! " Lc 24, 35-48